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l'8 e 9 maggio
07 Maggio 2025 - 13:01
Il regista e drammaturgo Mimmo Sorrentino
Come ogni mese di maggio la Cooperativa Teatroincontro porta in scena spettacoli prodotti nella Casa di Reclusione di Vigevano. Questa volta in programma ci sono ben cinque spettacoli. L’8 e il 9 maggio, nella sala Eleonora Duse del Cagnoni alle ore 21 con “L’infanzia dell’alta sicurezza”, interpretato dalle detenute del circuito di alta sicurezza e la partecipazione di Adrian Busi e Monica Patricia Garzia, due attrici di Teatroincontro che hanno contribuito al successo degli spettacoli proposti nella rassegna di Teatro Partecipato proposti nella sala Eleonora Duse del Cagnoni.
«Per questo motivo abbiamo aggiunto una replica venerdì alle ore 19 così da non sovraccaricare di pubblico la sala il 9 e dare un’altra opportunità a chi è in lista di attesa. Replicare due spettacoli in una stessa sera richiede uno sforzo notevole, ma ci sembra doveroso verso il pubblico che ha partecipato alla rassegna. Tutti gli spettacoli sono andati sold out e gli ultimi con settimane di anticipo. Dopo gli spettacoli eravamo sommersi di prenotazioni per quello successivo. Oltre mille le persone che siamo riusciti a portare al Cagnoni», dicono con soddisfazione dallo staff organizzativo di Teatroincontro.
Nell’Infanzia dell’alta sicurezza, come scrive Nando Dalla Chiesa, “si viene presi da un turbamento fulmineo… le parole fluiscono a metà tra la scimitarra e la poesia… sembra un miracolo”. Anche Massimo Recalcati ha espresso parole per importanti per lo spettacolo “Io l’ho preso come una preghiera… ho visto quando eravate bambine rispetto al padre, figlie rispetto alle madri e poi madri rispetto alle figlie ed eravate una preghiera. La preghiera non è mettersi in ginocchio a pregare. San Francesco alla fine della sua vita diceva “io non prego più, non prego perché sono una preghiera”. Tutti noi siamo una preghiera e questo spettacolo per me ha dato molta carne corpo a questa idea, senza l’altro non siamo niente”.
“L’infanzia dell’alta sicurezza” è stato uno spettacolo di grande successo. Visto da oltre 5.000 persone. Rappresentato al teatro nazionale di Torino, all’Elfo Puccini a Milano, al teatro dell’Argine a Bologna, al teatro Palladium di Roma, nelle aule magne delle Università di mezz’Italia. Su di esso Bruno Oliviero ha girato un documentario “Cattività”, prodotto da Rai Cinema e andato in onda a RAI TRE in Fuori Orario. «E’ per tutti questi motivi che riprenderlo ci fa tremare i polsi, ma il lavoro che hanno fatto le detenute che hanno preso il posto delle precedenti detenute che lo interpretavano (tutte ormai fuori dal carcere e nessuna vi è più rientrata), è enorme e sono convinto che restituiranno la stessa tensione poetica», dice Mimmo Sorrentino.
Il 16, 23 e 30 maggio invece l'appuntamento sarà alle ore 20 nel teatro del carcere con lo spettacolo “Giubileo” interpretato dalle detenute del circuito di media sicurezza. «L’etimo di pellegrino è straniero. Per chiedere perdono per i propri peccati bisogna pertanto mettersi in viaggio, diventare stranieri, così da entrare nei luoghi sacri, chiese o moschee non fa differenza, cambiati. Ma allora come può una detenuta a cui è impedito di viaggiare diventare pellegrina, straniera, così da poter chiedere perdono per i suoi peccati? E’ questo che si racconta in Giubileo» spiega Sorrentino.
Per informazione e prenotazioni ad entrambi gli spettacoli: teatroincontrocoopsoc@gmail.com o su whatsapp al numero 351 8589448.
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