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Venerdì sera

Dalla Champions al carcere: l'ex calciatore Michele Padovano a Vigevano

Vittima di un errore giudiziario, racconterà la sua storia

Davide Maniaci

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08 Maggio 2025 - 17:46

Dalla Champions al carcere: l'ex calciatore Michele Padovano a Vigevano

Dalla Champions League, sollevata con la maglia della Juventus, al carcere per un errore giudiziario. Il calvario vissuto da Michele Padovano, tra i più apprezzati calciatori italiani degli anni Novanta, adesso è una testimonianza di resilienza. L’ex attaccante torinese sarà ospite a Vigevano venerdì 9 maggio alle 21 presso l’auditorium della scuola superiore Caramuel, a ingresso libero.
L’incontro fa parte del secondo su tre del ciclo “A scuola di pace”, che prevede dialoghi tra studenti, professori, genitori e ospiti. La brutta storia capitata a Padovano è diventata un libro oggettivamente ben scritto, “Tra la Champions e la libertà”, Cairo Editore. Si partirà da qui. In sintesi, dopo il ritiro dal calcio giocato e l’avvio della carriera di dirigente, è arrivata l’accusa pesantissima di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti dalla Spagna. L’inizio di un incubo tra tre mesi di carcere, nove di domiciliari e la richiesta di 24 anni di reclusione. In primo grado Padovano è stato condannato a 8 anni e 6 mesi, ridotti a 6,8 in appello. La “colpa” di Michele Padovano era stata quella di aver prestato del denaro a un amico d’infanzia, che effettivamente spacciava, finanziando così, per gli inquirenti, l’acquisto di partite di hashish. In realtà i soldi erano serviti, come ampiamente dimostrato fin dall’inizio, per compare due cavalli da corsa. La Cassazione avrebbe annullato la sentenza, e poi l’uomo sarebbe stato totalmente scagionato. Ecco, Padovano racconterà questo.


«Cercavamo – aggiunge il docente di religione del Caramuel Cristiano Zatti – “testimoni di pace” che fossero credibili anche per i ragazzi. Come un calciatore che ha coltivato il proprio talento e poi ha subìto un’ingiustizia enorme. Immaginate: l’ospite della conferenza ha dovuto gestire una situazione in cui sapeva dentro di sé di essere nel giusto, ma aveva il mondo esterno contro. Gli insulti pesantissimi a lui e alla famiglia si sprecavano anche sui social. Padovano si è accorto che in carcere essere ricchi non conta più. Che sono pochi i veri amici, quelli che non vanno via durante le difficoltà. Uno di loro, ad esempio, era Gianluca Vialli. Chiarirà che ci sarebbe stato un modo per uscire prima dall’incubo: patteggiare. Ma lui sapeva di essere innocente e ha voluto dimostrarlo, ed ora continua a farlo raccontando la propria storia in giro per l’Italia».
L’incontro, così come tutto il ciclo, è realtà grazie alla Diocesi di Vigevano, agli insegnanti di religione del Caramuel, alla scuola stessa, al Comune.

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