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16 Maggio 2025 - 09:50
Le protagoniste principali dei suoi romanzi sono donne comuni, accomunate dal senso della verità e della giustizia e dalla forza di mettersi in gioco in prima persona per affrontare le difficoltà. Seppur con le loro fragilità e le paure, trovano dentro la determinazione, il coraggio e la capacità di rialzarsi, ricominciare e prendere in mano il loro destino.
Non un solo libro giallo, ma due, per Claudia Celè. La scrittrice sarà l’ospite dell’incontro di venerdì 16 maggio alle 21 presso la sala Franzoso della biblioteca di Vigevano. L’ingresso per ascoltare le presentazioni di “Scacco a Teodolinda” e “Oltre le apparenze” è libero. Modera l’incontro Manuela Montemezzani, dell’associazione Lo Specchio dell’Arte.
«Due gialli - spiega l’autrice - ambientati a Pavia, città dove sono nata e vivo. Fin da ragazzina mi sono appassionata alle storie poliziesche e mistery, iniziando prima a leggere i gialli per ragazze di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle. Avendo vissuto la giovinezza negli anni ottanta, epoca d’oro dei telefilm trasmessi dalle televisioni private, come La Signora in giallo, Charlie’s Angels, Magnum P.I... ho impostato i miei romanzi seguendo questa linea. Le mie trame sono costruite in modo da coinvolgere lo spettatore nella vicenda poliziesca ma con tratti ironici. Nel racconto mi piace intrecciare momenti di vita privata dei personaggi, per esempio il loro passato, i problemi di cuore, i rapporti con gli amici, insomma cerco di umanizzarli, e non parlare esclusivamente della storia criminosa, naturalmente senza spezzare il ritmo». Le protagoniste dei libri sono donne, ciascuna con il proprio carattere e i propri problemi personali ma sempre coraggiose e determinate. Sono investigatrici improvvisate, non professioniste, che arrivano alla soluzione del caso con ragionamenti deduttivi, idee brillanti e anche un pizzico di fortuna.
Scacco a Teodolinda
Al Castello Visconteo di Pavia è stata allestita una mostra sui Longobardi tra le più importanti mai realizzate in passato. L'evento prevede l’esposizione di oggetti preziosi, manoscritti e gioielli provenienti dai maggiori musei nazionali e internazionali tra cui anche il famoso tesoro di Teodolinda, trasportato da Monza appositamente per l'occasione. Durante l'anteprima della mostra, la Corona appartenuta alla Regina Teodolinda viene inaspettatamente rubata.
Un furto avvenuto in modo inspiegabile che il dottor Stefano De Francesco capo della squadra mobile di Pavia deve risolvere al più presto.
Durante la serata in cui avviene il furto è presente Ambra Rossini, una scrittrice di gialli, che decide di presentarsi al capo della mobile per offrire il suo aiuto nelle indagini ma la Polizia non le permette di collaborare e dunque la scrittrice inizia a indagare autonomamente.
Le investigazioni ufficiali portano a diverse piste che però di volta in volta sembrano arrivare a un punto morto, costringendo gli inquirenti a ricominciare da capo, allora De Francesco si rende conto che le brillanti intuizioni di Ambra Rossini sono estremamente utili per far luce sul complicato caso. Solo grazie alla collaborazione con lei, riuscirà a ritrovare il gioiello.
Oltre le apparenze
Lara Basile, giovane e poco esperto avvocato di Pavia, è incaricata di difendere Adriana Romero accusata dell'omicidio del marito Dario, facoltoso imprenditore. Il delitto ha fatto molto scalpore in città e il dottor Giuseppe Monaco, sostituto procuratore, ha fretta di chiudere il caso. La giovane donna, venticinquenne, è la seconda moglie del defunto che invece di anni ne ha 50. Nonostante Adriana non fosse in casa la sera dell’omicidio, il magistrato chiede l'incriminazione della donna che sembra avere un movente per liberarsi del consorte per avere l’eredità.
La giovane vedova ha qualcosa da nascondere ma alcune sue dichiarazioni, inducono l’avvocato a pensare che il delitto possa essere collegato agli affari di Dario Orefici che, recentemente, aveva vinto un appalto al Comune di Bari.
Lara decide di partire per indagare personalmente e viene a conoscenza di un altro fatto accaduto a Bari che sembra avere un possibile collegamento con Orefici. La vicenda si rivelerà sempre più complessa ma, grazie alle scoperte di Lara, che prosegue incurante dei pericoli, la Polizia riuscirà a chiudere l'intricato caso.
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