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Sabato e domenica
19 Giugno 2025 - 16:14
Se è vero che per fare il sushi bastano del riso cotto in un certo modo e una proteina (pesce, ma anche carne), allora chiunque può prepararlo in tutto il pianeta. Purché i prodotti siano d’eccellenza. Da questo concetto unito alla tradizione locale di “oca e riso” nasce il “gooshi”, il “sushi d’oca originale lombardo”. Il festival dello scorso anno aveva riscosso un successo esagerato e per certi versi inaspettato. Per questo motivo viene riproposto in due date, un pranzo e una cena.
Le date sono quelle di sabato 21 (sera) e domenica 22 giugno, a pranzo. Il luogo non è più la frazione di Fogliano, come nel 2024, ma l’hotel Luxe Domus a Vigevano, nella frazione dei Piccolini. L’idea è di Gianluca Bellazzi, che produce salumi d’oca senza carne di maiale con il marchio Oca Sforzesca. La chef è Mime Kataniwa: molti la ricordano ancora come volto sorridente (e capace) dell’edizione 2022 del programma MasterChef. Rimediò un’ottima figura arrivando ottava.
Sembra il profilo ideale: giapponese stabilitasi a Firenze, sa unire l’estro italiano all’eleganza minimale della cucina delle sue parti. Prima di imbarcarsi nel festival, Bellazzi vendeva già gli ingredienti e il librettino di ricette per realizzare il gooshi a casa propria. I salumi d’oca, ovviamente, ma anche il riso di tipo Selenio, il più simile per caratteristiche a quello nipponico.
Il menù del festival vede quattro portate. “Gooshi paper”, involtino di carta di riso ripieno di verdure tagliate a julienne e petto d’oca, da pucciare nella salsa agrodolce.
Poi il “riso alla ticinese”, anziché “cantonese”: riso, cipolla dolce di Breme, cotto d’oca, piselli freschi e uova strapazzate. Si va avanti col nigiri (nella foto in copertina), uno dei pezzi-simbolo del sushi misto. Alla pallina di riso si appoggia il petto d’oca crudo. Completa il piatto una vellutata di peperone giallo.
Il riso in confit con salsa di melanzane agrodolce e oca sfilacciata completa il golosissimo parterre di piatti salati. Dulcis in fundo, il classico “Dolceriso” accompagnato dal biscotto “Dolce follia”, realizzato con grasso d’oca.
Senza lanciare false illusioni, è ovvio che un evento del genere con posti limitati attiri la curiosità e il palato degli intenditori. I posti stanno quindi esaurendosi: per provare a prenotare i propri è possibile contattare il numero di telefono 327.3162588. Si potrà così conoscere Mime e, soprattutto, gustare l’ennesima grande declinazione di un’arte culinaria ora chiamata “fusion”.
Chef Mime e Bellazzi
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