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24 Settembre 2025 - 16:27
L’ospite è di quelli importanti: Guido Oldani, poeta e fondatore della corrente del “realismo terminale”, è stato candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2021. Vigevano lo aveva conosciuto di sfuggita a fine giugno, quando era intervenuto nella personale “Sei esercizi di sopravvivenza” dell’artista Michelangelo jr. Gandini, nella strada sotterranea attrezzata del castello di Vigevano.
Sempre a Vigevano, ma all’auditorium San Dionigi di piazza Martiri della Liberazione, Oldani parlerà al pubblico (l’ingresso è libero) venerdì 26 settembre alle 21. Presenterà “Il Coperchio”, edizioni Palingenia. Quattro interventi ad accompagnare. Quello di Gandini, anche performer, milanese trapiantato a Vigevano. Poi Vito Giuliana, poeta e scrittore vigevanese. Inoltre parleranno l’economista e filosofo Pierangelo Dacrema e Giancarlo Maggiulli. Quest’ultimo è il direttore editoriale di Palingenia. “Il Coperchio”, cioè il libro che sarà il vero protagonista della scena, viene ripubblicato a quarant’anni dalla prima edizione. La raccolta è arricchita con testi inediti e viene pubblicata nell’anno del quindicesimo anniversario della fondazione della poetica del “realismo terminale”. Come sempre, è sfogliando il libro e carpendo le note critiche di Giovanni Raboni (della prima edizione) che si riesce a capire realmente di cosa si sta parlando. Il prestigio di un luogo come l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano fa il resto.
«Quando questa sua prima raccolta giunge alle stampe, nel 1985 - scriveva Raboni - Guido Oldani è un esordiente davvero sui generis, che ha alle spalle anni e anni, certo più di un decennio di ricerca dura e ostinata, di ostinata resistenza alle lusinghe del prêt à porter stagionale. E subito si percepisce, nel libro, un linguaggio affatto diverso da quello dominante, un esprimersi che fa ricorso a una sintassi scorciata, allusiva, ricca di ellissi, di ablativi (e participi, e gerundi) assoluti, di infiniti nei quali si contrae ogni tempo narrativo. L’opera sarà come un sasso scagliato nello stagno della poesia contemporanea, e produrrà onde che spalancheranno le porte alla poetica del realismo terminale, che vedrà la luce un quarto di secolo più tardi - e che oggi si presenta più eslege che mai nell’immobilismo poetico tuttora imperante. Questo libro - nato con il titolo “Stilnostro”, secondo il suggerimento di Antonio Porta - non solo, dunque, ci colpisce come un’abbagliante opera lirica, ma si presenta anche, retrospettivamente, come il seme da cui è germogliata una vegetazione poetica che sta diventando sempre più rigogliosa, e che non si può più ignorare».
Guido Oldani, è nato nel 1947 a Melegnano, dove vive tuttora. È presente sulle principali riviste letterarie. Suoi testi poetici sono comparsi in antologie, in siti dedicati e in rassegne di festival di poesia. Nel 2025 ha ripubblicato “Il Coperchio” con Palingenia. Il libro verrà presentato alla rassegna Frankfurter Buchmesse nell’ottobre 2025.
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