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Oggi alle 18,30

Hedy Lamarr, la più bella, nelle pagine di Buticchi

Al Cagnoni, nell'ambito della Rassegna Letteraria, c'è il "maestro dell'avventura"

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

16 Ottobre 2025 - 12:00

Hedy Lamarr, la più bella, nelle pagine di Buticchi
2025-10-16 16:30:00 2025-10-16 18:00:00 UTC Hedy Lamarr, la più bella, nelle pagine di Buticchi www.informatorevigevanese.it

I protagonisti invero sono tre, perché con Marco Buticchi (l’ospite), e il moderatore Franco Coratelli che di lavoro fa pure il ghost writer, cioè scrive per conto di altri, c’è pure lei. Hedy Lamarr. Attrice stratosferica, fighissima, dalle mille vite, la prima a recitare nuda e a simulare un orgasmo, protagonista in pellicole immortali come “Sansone e Dalila”, fuggiasca dall’orrore dell’Olocausto e precursora di quella tecnologia che ora si chiama wi-fi, prima usata come sistema di comunicazione criptato. Se l’oggetto della conferenza è una figura del genere, si capisce già l’attrazione che emana. L’appuntamento è per stasera, giovedì 16 alle 18,30 al teatro Cagnoni, sempre a ingresso libero, nell’ambito della Rassegna Letteraria.

Marco Buticchi

Di Hedy Lamarr l’autore, definito «il maestro italiano dell’avventura» parla in “La più bella del mondo”, edito da Longanesi. Lo presenterà qui. «Viennese, Lamarr, che in realtà si chiamava Hedwig Eva Maria Kiesler – anticipa – scappò dall’Europa appena in tempo. Il marito, mercante d’armi, era possessivo e violento. Una volta arrivata negli States si pente di aver lasciato la madre a casa e chiede favori a gente equivoca per farla espatriare. Ovviamente, in cambio le vengono chiesti i segreti militari che conosce».

Il romanzo storico di Buticchi, al solito narrato con uno stile pregno di colpi di scena, parte dal druido celtico che era medico personale di Giulio Cesare, quindi oltre due millenni fa, arrivando a un omicidio durante una notte degli Oscar. Al centro, però, c’è Lei. Ma come gli è venuto in mente? «Lo scorso anno a Roma presentavo “Il tiglio della tempesta”. Chiedevo al pubblico se ci fossero domande. Di solito non si fa avanti nessuno. Invece quell’uomo ha alzato la mano e mi ha consigliato di studiare quell’attrice. L’ho fatto, ho letto una settantina di libri e consiglio anche la bibliografia nell’appendice al mio romanzo.
Ha avuto sei mariti, ha stregato tutti a Hollywood. Leggendaria. Mamma mia. Come si fa a non innamorarsene».

Si apprende così, ascoltandolo, che nel 1933, film “Estasi”, il culmine del piacere venne “generato” dal regista punzecchiandola con uno spillo, per indurle i movimenti del volto. Intanto, la telecamera la riprendeva in primo piano. Pochi secondi sufficienti a destare scandalo e a renderla immortale. O che lo stesso Hitler, austriaco e quindi suo connazionale, le scrisse un biglietto. «Guai a te se getti discredito sulla nostra nazione». Mussolini, invece, romagnolo, donnaiolo ruspante, ci ha provato una volta, conoscendola e invitandola a ballare. Non accadde niente. Il personaggio di Hedy Lamarr, ad ogni modo, rimane molto più affascinante degli altri sopracitati per il suo genio e la superiorità artistica e intellettuale rispetto all’epoca. Per questo sorge spontanea la domanda. «Buticchi, lei cosa direbbe a Hedy se l’avesse davanti? La prego, una sola parola». «Le direi: grazie».

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