Caldarroste e polenta: due giorni con gli Alpini

«Autunno» vuol dire «caldarroste», e «caldarroste» significa «Penne nere». Torna la Castagnata Alpina, edizione numero 39. Come sempre verrà coinvolto il centro di Vigevano, in questo caso il cortile del castello. Il programma rimane il medesimo di sempre. Sabato 25 ottobre il braciere arderà dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 22. Domenica 26, invece, l’orario è lo stesso fuorché la conclusione, anticipata alle 19,30. Sempre domenica alle 10,30 è previsto l’Alzabandiera. L’ingresso è libero, per tutti.

Non si vive di soli marroni. Il menù da asporto prevede i classici della tradizione popolare come la polenta con gorgonzola e baccalà, il castagnaccio e altri dolci e l’immancabile vin brûlé che scalda mani, stomaco e cuore. La Fanfara alpina del gruppo dell’Associazione Nazionale Alpini proporrà un’altra esibizione domenica pomeriggio mentre gli Angeli Colorati, simpatici volontari in costume, intratterranno i più piccoli.
Tutto viene organizzato dal gruppo Alpini “Mario Vidari”, che comprende Vigevano e Mortara ed è guidato da Giuseppe Abrardi, col patrocinio del Comune di Vigevano. Come sempre, il ricavato delle offerte e della somministrazione, come avviene anche per la Ciliegiata di giugno, verrà utilizzato per il sostentamento dell’associazione stessa e (ciò che avanza) per la beneficenza. Le Penne nere vigevanesi, infatti, che hanno sede in via Caldara, sono una presenza silenziosa e discreta ma fondamentale in città per via dei tanti eventi ai quali contribuiscono all’organizzazione. «Il gruppo - è il resoconto di Renzo De Candia, Alpino storico e portavoce - è composto da 100 unità, di cui 65 ordinari, 28 aggregati e sette “amici”. Molti di loro hanno superato età venerabili ma si sentono vivi e continuano a contribuire in maniera fattiva alla vita dell’associazione. Vi aspettiamo alla Castagnata, stateci vicini, faremo grandi cose insieme».