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sabato 8 e domenica 9 novembre
03 Novembre 2025 - 11:11
Gli umani prima dei Neanderthal (Humans before Neanderthals), Francia, 2024, 52 min Regia: Emma Baus
Il Castello Litta Beccaria di Gambolò ospiterà, sabato 8 e domenica 9 novembre, la nuova edizione di “Cinema di Archeologia – Festival internazionale del cinema di archeologia – Città di Gambolò”, una due giorni di proiezioni (l’ingresso è libero, gradita prenotazione telefonando al numero 349-8929645) e incontri dedicati al cinema che racconta il passato dell’umanità. L’iniziativa è promossa dal Museo Archeologico Lomellino e dal comune di Gambolòcon il contributo di regione Lombardia, in collaborazione con il RAM Film Festival di Rovereto, punto di riferimento internazionale per il documentario archeologico.
«La rassegna rappresenta un’occasione preziosa per esplorare la storia dell’uomo attraverso il linguaggio del cinema», spiega Stefano Tomiato, direttore del Museo Archeologico Lomellino di Gambolò, sottolineando come il festival porti in Lomellina opere di grande valore scientifico e culturale, spesso escluse dai circuiti tradizionali e dalle piattaforme digitali.
Il programma si aprirà sabato 8 novembre con una sezione dedicata alle civiltà perdute e alle origini dell’umanità. Tra i titoli in proiezione La civiltà perduta dell’Amazzonia (Francia/Cile, 2024), Gli umani prima dei Neanderthal (Francia, 2024) e L’uomo di Val Rosna (Italia, 2024), racconto sul più antico intervento dentistico conosciuto.
Il mondo perduto dei giardini pensili
(The Lost World of the Hanging Gardens), Regno Unito, 2024, 55 min
Regia: Duncan George Bulling

Nel pomeriggio, spazio alle scoperte italiane con Campo della Fiera e il pozzo del tempo e Faragola. Un mondo ritrovato. In serata, il pubblico potrà assistere a Langobardi – Grimoaldo, il primo re friulano e a Sardegna segreta – I misteri dei Nuraghi, viaggio cinematografico nella civiltà nuragica.
La rassegna proseguirà domenica 9 novembre con Roma e il suo fiume, dedicato al legame tra la capitale e il Tevere, e Le città d’oro – Il grande malinteso, che ribalta il mito coloniale dell’Eldorado. Seguiranno Diari di scavo – San Cassiano, Il mondo perduto dei giardini pensili e, in chiusura, Gargano Sacro, cammino poetico tra eremi e paesaggi spirituali pugliesi.
Al termine delle proiezioni è prevista la premiazione e un aperitivo romano a cura de Il Convivio di Laura Mussi.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: museoarcheologicogambolo.altervista.org.
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
SABATO 8 NOVEMBRE, ORE 15.00-18.30
Apertura della manifestazione
La civiltà perduta dell'Amazzonia,
(La civilisation perdue d'Amazonie) Francia/Cile, 2024, 53 min
Regia: Franck Cuveillier, Éric Ellena
Produzione: French Connection Films, Cabala Films
Consulenza scientifica: Stephen Rostain
E se, tra le grandi civiltà che hanno brillato fin dalla preistoria, ce ne fosse una dimenticata? Una civiltà sommersa, cancellata, nascosta agli occhi del mondo nel rifugio più perfetto che esista sulla Terra: la foresta più grande del pianeta, quella amazzonica? Un piccolo gruppo di scienziati ha deciso di salvarla dall’oblio. Scavano, raccolgono, confrontano le tracce millenarie di piante, animali e esseri umani che hanno condiviso e modellato questo immenso territorio. Si addentrano nella giungla, riscoprono e interpretano migliaia di pitture rupestri lasciate sulle pareti di arenaria in Colombia e in Brasile. Esplorano una foresta che, per millenni, è stata coltivata e trasformata dai suoi primi abitanti. Attraverso i reperti archeologici ritrovati in Cile, ricostruiscono scene di vita dei primi amerindi, la fauna che incontravano e i paesaggi che frequentavano.
Campo della Fiera e il pozzo del tempo, Italia, 2024, 50 min Regia: Massimo D'Alessandro
Produzione: A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione) ETS
Consulenza scientifica: Marco Cruciani, Danilo Leone, Mario Mazzoli, Silvia Simonetti,
Simonetta Stopponi, Vincenzo Valenzano
Lingua originale italiana
Nel cuore dell'Italia centrale, ai piedi della rupe di Orvieto, si trova Campo della Fiera, un luogo straordinario in cui sacralità e storia si intrecciano da oltre duemila anni. Identificato come la sede del leggendario Fanum Voltumnae, santuario federale degli Etruschi. Il sito ha poi visto passare le diverse epoche diventando un centro spirituale e amministrativo dei Romani e successivamente un insediamento francescano. Le indagini archeologiche condotte negli ultimi vent'anni hanno portato alla luce manufatti di inestimabile valore: antichi templi, mosaici, ceramiche pregiate e un profondo pozzo mai esplorato, custode di tesori dimenticati. Attraverso ricostruzioni storiche, interviste esclusive e riprese spettacolari, "Campo della Fiera e il pozzo del tempo" accompagna il pubblico in un affascinante viaggio alla scoperta della vita, del declino e della rinascita di questo sito unico. Uno dei reperti rinvenuti nel pozzo, inoltre, apre uno squarcio nel velo di mistero che avvolge i Templari e un possibile intrigo storico.
Gli umani prima dei Neanderthal
(Humans before Neanderthals), Francia, 2024, 52 min
Regia: Emma Baus
Produzione: Tangerine Productions
Consulenza scientifica: Amélie Vialet
Voice over in italiano
Molto prima dell’arrivo di Homo sapiens, o persino dei Neanderthal, altri esseri umani abitavano il territorio francese durante gli intensi periodi di glaciazione. Un luogo in particolare è stato testimone del loro passaggio: la grotta di Tautavel, ai piedi dei Pirenei. Come riuscivano a sopravvivere in un ambiente così ostile? Sulla base delle più recenti scoperte scientifiche, il film cambia il nostro punto di vista su questi antichi antenati, le cui sorprendenti capacità cognitive continuano a stupirci.
L'uomo di Val Rosna, Italia, 2024, 20 min
Regia: Stefano Zampini
Produzione: Università degli Studi di Ferrara, Comune di Sovramonte
Consulenza scientifica: Marco Peresani, Simone Pedron, Diego Battiston
Un viaggio nelle ultime giornate dell’Uomo di Val Rosna, cacciatore paleolitico vissuto 14.000 anni fa. Il cortometraggio ne racconta la vita quotidiana, tra caccia, rituali di gruppo e momenti unici: il più antico intervento dentistico conosciuto, la trapanazione di una carie su un dente del giudizio. In un crepuscolo di luce e silenzio, il suo viaggio termina con una sepoltura onorata da una pietra dipinta, simbolo di rispetto e memoria ancestrale.
A seguire cena presso la Locanda Milano *
SABATO 8 NOVEMBRE, ORE 21.00-23.00
Langobardi - Grimoaldo, il primo re friulano, Italia, 2024, 52 min
Regia: Sandra Lopez Cabrera
Produzione: Invicti Lupi
Consulenza scientifica: Michele Angiulli, Nicola Bergamo, Angelo Floramo, Mattia Caprioli;
Civico museo archeologico Romans, Museo Romerstadt Carnuntum (Austria), Parco
archeologico di Sepino e museo Sannitico, Civica Biblioteca Guarneriana di San Daniele
Il docufilm narra le vicende di Grimoaldo, nobile discendente della stirpe di Alboino nato a Cividale attorno al 600, che nel corso di una lunga vita densa di avvenimenti riuscirà a divenire il primo re longobardo di stirpe friulana. Attraverso il racconto della vita di questo nostro illustre antenato friulano avremo anche modo di raccontare le vicende storiche della Penisola e del Friuli longobardo del VII secolo. Il docufilm è strutturato sotto forma di uno storytelling dallo stile cinematografico grazie al quale è possibile assimilare al meglio nozioni storiche ed etnografiche riguardanti le tracce longobarde presenti nei territori interessati.
Faragola. Un Mondo Ritrovato, Italia, 2025, 15 min
Regia: Claudio d'Elia
Produzione: HGV ITALIA SRL
Consulenza scientifica: Giuliano Volpe
Il film racconta la storia di Faragola, una delle più lussuose ville romane tra il III e il IV secolo d.C. Con gli occhi di uno dei suoi visitatori ne scoprirete lo splendore degli ambienti e le peculiari caratteristiche costruttive, tra cui il complesso termale e la Coenatio, dove spicca un raro Stibadium in pietra, luogo di sontuosi banchetti. Un viaggio per comprenderne la funzione e il contesto, dal suo massimo splendore al suo declino.
Sardegna segreta, i misteri dei Nuraghi,
(Secret Sardinia, Mysteries Of The Nuraghi) Francia, 2024, 53 min
Regia: Thomas Marlier
Produzione: GEDEON PROGRAMMES
La Sardegna, una piccola isola del Mediterraneo - poco più grande delle Hawaii - custodisce i resti di un’antica civiltà comparsa quasi 4.000 anni fa. Mentre i faraoni d’Egitto costruivano le loro ultime piramidi, questa potente civiltà dava vita a torri-fortezza chiamate nuraghi, a santuari religiosi e a straordinarie tombe dalla forma geometrica. Chi era il popolo nuragico, costruttore di questi monumenti? Negli ultimi cinque anni, un’équipe internazionale di archeologi e scienziati studia questi resti come mai prima, contribuendo a svelare i segreti di una delle più straordinarie civiltà dell’Età del Bronzo del Mediterraneo.
DOMENICA 9 NOVEMBRE, ORE 14.30-18.00
Roma e il suo Fiume, Italia, 2024-2025, 52 min
Regia: Mattia Ippoliti
Produzione: EMB Production, JOK Produzioni
Consulenza scientifica: Mattia Ippoliti, Paolo Carafa, Maria Teresa D’Alessio
Lingua originale italiana e latina
I fattori geografici hanno influenzato e influenzano ogni attività umana, ciò è particolarmente evidente guardando alla storia delle città fluviali. Alcune tra le più importanti città europee sono nate e si sono sviluppate lungo i corsi d’acqua, e grazie alla loro presenza. Tuttavia, il loro rapporto con i fiumi è sempre stato segnato da una dicotomia, ai vantaggi topografici si contrappongono i pericoli causati dalle loro esondazioni. Sin dall’antichità le città fluviali hanno dovuto concepire e sviluppare sistemi di gestione e irreggimentazione delle acque che hanno permesso loro di sopravvivere e prosperare. Nel corso del XX secolo i progressi tecnologici e ingegneristici sembravano aver raggiunto un livello tale da permettere di considerare il problema risolto. Oggi i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi da loro causati tornano a minacciare le più belle e importanti città d’Europa. Questo documentario racconta la storia della città di Roma e della sua capacità, nel corso dei secoli, di trasformarsi e adattarsi per soddisfare ai bisogni del contesto urbano e a rispondere alle minacce ambientali e urbane contro le quali, ancora oggi, deve continuare a lottare per poter sopravvivere.
Le città d'oro, il grande malinteso
(Les cités d'Or, le grand malentendu Francia, 2024, 54 min
Regia: Joséphine Duteuil
Produzione: Tournez S’il Vous Plait
Consulenza scientifica: Carole Fraresso
Cinque secoli dopo la conquista delle Americhe, il documentario esplora la ricerca ossessiva dell’oro, motore principale della colonizzazione. Attraverso le testimonianze degli studiosi e gli scavi archeologici, il film indaga i miti delle leggendarie “Città d’oro” e l’idea di un Eldorado dalle ricchezze infinite. Per i popoli indigeni, l’oro non era una moneta, ma un materiale sacro e spirituale. Il film mette a confronto questa visione con quella dei conquistadores, ossessionati dalla ricchezza materiale. Rivela come questa brama abbia portato a immense violenze e alla distruzione di intere civiltà. Attraverso un viaggio in Colombia, Perù e Bolivia, gli scienziati riscrivono la storia, restituiscono dignità alle antiche culture e mettono in discussione i racconti tramandati dall’Europa. Un viaggio tra mito e realtà che fa luce sul vero rapporto con l’oro nelle Americhe precolombiane.
Diari di scavo - San Cassiano, Italia, 2025, 6 min
Regia: Camilla Ferrari, Alberto Gambato
Produzione: Fondazione Banca del Monte, Fondazione Rovigo Cultura, Museo dei Grandi
Fiumi
Consulenza scientifica: Maurizio Harari, Giorgio Garatti
La villa rustica rinvenuta a San Cassiano tra il 1994 e il 2004 è direttamente collegata all’epopea della Chora di Adria, un’area produttiva dell’entroterra risalente al VI e V secolo a.C., periodo in cui la città portuale visse il suo massimo splendore, aperta agli scambi commerciali con la Grecia. “Diari di scavo - San Cassiano” riporta alla luce tale sito con il coinvolgimento di archeologi, ricercatori esperti e testimoni diretti, valorizzando le personalità che hanno contribuito a costruire l’identità del Polesine come contesto archeologico di rilevanza internazionale, attraverso il recupero di riproduzioni di archeologia sperimentale, documenti d’archivio, rassegne stampa storiche, fotografie d’epoca, cartografia antica e carte topografiche moderne, che a loro volta contribuiscono a comporre e ad alimentare il patrimonio culturale del Museo dei Grandi Fiumi.
Il mondo perduto dei giardini pensili
(The Lost World of the Hanging Gardens), Regno Unito, 2024, 55 min
Regia: Duncan George Bulling
Produzione: Lion Television
Consulenza scientifica: Mark Altaweel
Voice over in italiano
Per tre anni lo Stato Islamico ha terrorizzato Mosul e distrutto reperti archeologici di valore inestimabile. Ma la salvezza potrebbe forse arrivare proprio dal passato della città? Tremila anni fa, era la più grande e potente città del mondo: Ninive, capitale del misterioso impero assiro. Oggi, gli scavi archeologici stanno riportando alla luce nuove scoperte, svelando gli enigmi di questa civiltà e restituendo a Mosul l’orgoglio perduto. Come nacque il primo impero dell’umanità? Quali innovazioni permisero di costruire una città con oltre 100.000 abitanti? E se Ninive fosse in realtà il vero luogo dei leggendari Giardini Pensili di Babilonia, una delle Sette Meraviglie del Mondo?
Gargano Sacro, Italia, 2025, 28 min
Regia: Lorenzo Scaraggi
Produzione: Omero su Marte, Legambiente Festambiente Sud
Consulenza scientifica: Domenico Antonacci, Lorenzo Scaraggi
Lingua originale italianaGargano Sacro segue il viaggio a piedi del regista Lorenzo Scaraggi, che attraversa l’intero promontorio del Gargano, in Puglia, percorrendo 120 chilometri da Rignano Garganico a Vieste. Il documentario esplora un paesaggio di forti contrasti, fra boschi secolari, eremi scavati nella roccia e abbazie millenarie affacciate sull’Adriatico. Le tappe centrali – San Matteo, Pulsano, Monte Sant’Angelo e Monte Sacro – rivelano la profonda sacralità di un territorio dove storia, natura e spiritualità si intrecciano. Ogni passo diventa esperienza intima, grazie al silenzio e alla lentezza che accompagnano il cammino, mentre lo sguardo si posa su antiche pietre e panorami sconfinati. “Gargano Sacro” mostra come la memoria di queste terre possa offrire una rilettura del presente, invitando a sostare e ad ascoltare i ritmi più profondi della Puglia garganica. È un racconto che riconnette con l’essenza del viaggio a piedi, fondendo fede, tradizioni e meraviglia in un’unica, intensa narrazione.
A seguire premiazione e aperitivo romano a cura de Il Convivio di Laura Mussi
Cinema di archeologia, Gambolò, 8 e 9 novembre 2025
Rassegna a cura di Associazione Archeologica Lomellina, Museo Archeologico Lomellino
e Comune di Gambolò in collaborazione con RAM film festival
Selezione documentari, traduzioni, voice over e sottotitoli a cura di RAM film festival
edizione 2025
Referente per l’organizzazione: Stefano Tomiato (Museo Archeologico Lomellino)
Allestimento tecnico: Camillo Alberti
L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)
Tel. 0381.69711 - informatore@ievve.com
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