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la rassegna natalizia

Musica a San Dionigi: si parte con “Vive la France!”

Domenica 7 dicembre in Auditorium protagonisti Alessandro Marangoni e Paolo Oreni: pianoforte e organo sinfonico modulare insieme

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

04 Dicembre 2025 - 09:51

Musica a San Dionigi: si parte con “Vive la France!”
2025-12-07 15:00:00 2025-12-07 17:00:00 UTC Musica a San Dionigi: si parte con “Vive la France!” www.informatorevigevanese.it

Domenica 7 dicembre, alle ore 16, inizia la nuova rassegna di “Musica a San Dionigi” per il periodo natalizio, sotto la direzione artistica di Giampaolo Zeccara. Quattro gli appuntamenti, fino al 28 dicembre. È la prima volta che viene organizzata una stagione sotto il periodo di Natale con l’obiettivo di presentare al pubblico vigevanese artisti di fama internazionale, che eseguono regolarmente in tutta Europa e (in alcuni casi) anche in America e in Estremo Oriente. Il primo concerto vedrà protagonisti due artisti che recentemente si sono esibiti in Francia e in Spagna, Alessandro Marangoni e Paolo Oreni, il primo al pianoforte e il secondo all’organo Wanderer. Il titolo del programma è “Vive la France!”. Si proseguirà poi il 14, 21 e 28 dicembre. Ingresso libero.

Vive la France! propone un viaggio nella musica francese per pianoforte e organo. Ma prima ancora del programma, colpisce un fatto: siete l’unico duo al mondo stabile formato da pianoforte e organo sinfonico modulare. Cosa significa questo per voi?

Alessandro Marangoni: «Signica anzitutto che ogni concerto è un’esperienza irripetibile. La combinazione tra un pianoforte da concerto e un organo come il Wanderer, con le sue possibilità timbriche, crea un mondo sonoro completamente nuovo. E per i vigevanesi sarà davvero un’occasione unica: ascoltare questa formazione, con questi repertori e con questo specico organo, è qualcosa che non si trova altrove».

Paolo Oreni: «È vero, siamo un unicum. Non esiste al mondo un duo con un organo sinfonico modulare di questa potenza e varietà timbrica che possa viaggiare e adattarsi agli spazi come il nostro. Questo ci permette di portare nei teatri e negli auditorium un repertorio normalmente confinato alle grandi cattedrali. È un privilegio e una responsabilità».

Da dove nasce l’idea di un programma interamente dedicatoalla scuola francese?

Alessandro Marangoni: «Dalla voglia di rendere omaggio a una tradizione raffinatissima. La musica francese riesce a unire eleganza, luminosità e invenzione. È perfetta per valorizzare il dialogo tra pianoforte e organo, una combinazione rara che diventa quasi “orchestrale"».

Paolo Oreni: «E poi i compositori francesi avevano una concezione dell’organo come enorme macchina timbrica. Questo repertorio sembra scritto apposta per mostrare tutta la ricchezza del Wanderer».


Il programma si apre con Saint-Saëns. Cosa vi affascina dei suoi Sei Duo, pagina di grande impatto emotivo?

Alessandro Marangoni: «La freschezza. La Fantasia e fuga sembra un gioco brillante che diventa improvvisamente serio. Pianoforte e organo si rincorrono senza sosta.

Paolo Oreni: «Ed è musica sorprendentemente contemporanea nell’uso dei colori. Saint-Saëns sapeva trattare l’organo come un’orchestra, e noi lo portiamo letteralmente nel mondo dei teatri».

E poi Widor, Vierne, Guilmant, Franck…

Paolo Oreni: «È la crema della scuola organistica francese. Widor e Vierne rappresentano la grande tradizione sinfonica: servono strumenti poderosi, duttili, capaci di infinite sfumature».

Alessandro Marangoni: «Franck, con il suo Prélude, fugue et variation, ci porta nella dimensione più spirituale; Guilmant aggiunge un tocco di eleganza pastorale. È un viaggio nella luce e nelle ombre della grande arte francese».

Chiude Rossini, con una sorpresa natalizia

Alessandro Marangoni: «Sì, Enchantillon de Noël à l’italienne: un piccolo regalo al pubblico. Dopo tanta Francia, un tocco di italianità ‘à la française’ ci sembrava il modo più affettuoso per congedarci».

Paolo Oreni: «Rossini è sempre geniale. E all’organo… funziona benissimo!».

Maestro Oreni, l’organo Wanderer è l’organo sinfonico modulare più grande al mondo, da lei progettato. In cosa consiste la sua unicità?

Paolo Oreni: «È uno strumento nato per viaggiare e per reinventarsi ogni volta. Posso configurarlo come un grande organo francese, romantico o sinfonico, pur montandolo in spazi dove un organo tradizionale non potrebbe esistere. Per questo repertorio è perfetto: posso ricreare la tavolozza sonora dei grandi organisti francesi, ma con una precisione modellata sul luogo del concerto. Per Vigevano sarà un’esperienza rarissima: un organo sinfonico modulare a pochi metri di distanza, in dialogo con un pianoforte da concerto. Non capita davvero spesso».

Cosa porta via con sé il pubblico che sarà presente a questo “Vive la France!”?

Alessandro Marangoni: «L’emozione di aver ascoltato qualcosa che non si sente altrove».

Paolo Oreni: «E la gioia che questa musica sa trasmettere. È il miglior dono di Natale possibile...»,

Alessandro Marangoni: «... e alla fine del concerto ci sarà anche una piccola sorpresa natalizia che, per ora, non sveliamo».

L'entrata ai concerti della rassegna “Musica a San Dionigi - Natale” è libera ma i posti sono limitati, meglio quindi entrare per
tempo.

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