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A maggio è stato eletto sindaco di Besate

Parco del Ticino, incarichi incompatibili: lascia il presidente Beltrami

Umberto Zanichelli

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umberto.zanichelli@ievve.com

12 Luglio 2019 - 11:40

Parco del Ticino, incarichi incompatibili: lascia il presidente Beltrami

Gian Pietro Beltrami lascia il Parco del Ticino

«Non sono un "poltronista", mi adeguo a quanto disposto dalla Regione».

Gian Pietro Beltrami non è più presidente del Parco del Ticino. Ieri pomeriggio Beltrami, che lo scorso 26 maggio è stato eletto sindaco di Besate, ha rassegnato le sue dimissioni. «Ho preso atto del parere dell'avvocatura di Regione Lombardia - dice - alla quale mi ero rivolto dopo la mia elezione a sindaco. Come avevo spiegato alla Comunità del parco non sono un "poltronista" e non sarei rimasto ad ogni costo anche se la stessa Comunità mi aveva rinnovato fiducia per gestire l'ordinaria amministrazione e l'attuazione delle legge sul riordino delle aree protette». Attese nei prossimi giorni anche le dimissioni di Fabrizio Fracassi, neo-sindaco di Pavia. Il Consiglio di Gestione resterà in carica sino al 31 ottobre quando tutti gli organismi direttivi verranno rinnovati sotto la guida della vice-presidente Cristina Chiappa e dei consiglieri Fabio Signorelli e Gioia Gibelli.

«Lascio con serenità - aggiunge Beltrami - consapevole di quanto di buono è stato fatto in questi anni. La Comunità dei sindaci ha riconosciuto gli ottimi risultati ottenuti: il risanamento del bilancio del Parco, che oggi gode di ottima salute; l'incremento del patrimonio; i milioni di euro di progetti attuati a tutela dalla biodiversità del Parco. Per contro - sottilinea ancora l'ex-presidente - mi fa specie leggere commenti sui social, che accomunano le mie dimissioni a quelle del sindaco di Legnano, dovute a motivi completamente diversi. All'ex-sindaco di Magenta Paolo Razzano - conclude Beltrami - consiglio in queste calde giornate estive di guardare in casa propria. I recenti risultati elettorali, a partire proprio da Magenta, dimostrano che è il centro-sinistra , e non solo del territorio, ad essere arrivato alla frutta, ma quella "secca"...».

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