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Riserve maggiori rispetto allo scorso anno
02 Agosto 2019 - 16:26
Per il Ticino non sarà un'estate critica
Il direttore del Parco del Ticino, Claudio Peja: «E' il risultato delle scelte effettuate dal Tavolo tecnico che hanno consentito di conservare oltre 5 miliardi di metri cubi di acqua da aprile ad oggi».
Non sarà un'estate critica per il Ticino: contrariamente al passato e nonostante le alte temperature, la stagione si annuncia tranquilla. Ad oggi infatti il lago Maggiore ha riserve d'acqua superiori di 81 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno e la portata di deflusso del Ticino è di 14 metri cubi al secondo in più rispetto a dodici mesi fa. L'abbondanza di risorse idriche, sufficienti per rispondere alle necessità irrigue e di produzione energetica, sono il risultato delle scelte compiute dal Tavolo tecnico costituito dall'Autorità di Bacino del Po che quest'anno ha permesso di alzare il livello massimo di contenimento dell'acqua nel lago Maggiore da 1,25 a1,35 metri sullo zero idrometrico di Sesto Calende, invece del metro richiesto dalla Svizzera e da alcuni Comuni piemontesi, Verbania in testa.
«Questa maggiore possibilità di accumulo – spiega il direttore del Parco del Ticino, Claudio Peja - ha permesso di conservare oltre 5 miliardi di metri cubi d’acqua da aprile a oggi che, nel caso si fosse accettato il livello di 1 metro, il gestore della diga avrebbe avuto l’obbligo di fare defluire indipendentemente dalla situazione generale. L’andamento di quest’anno e questi dati confermano ulteriormente come la posizione del Parco, sostenuta da anni, sia l’unica che garantisca la riserva d’acqua, permettendo di non perdere a causa della siccità valori ambientali ed economici importanti e, soprattutto, senione del lago. Questo è un ulteriore elemento di riflessione – conclude Peja - per cui sarebbe opportuno fin dall’anno prossimo alzare il livello di contenimento idrico a 1,50 m sullo zero idrometrico di Sesto Calza provocare alcun effetto negativo e non aumentando, come sostenuto da alcuni, il rischio di esondazende tutto l’anno , come è stato dal 2007 al 2013 e come richiesto dal Parco da anni e ultimamente condiviso da sempre più soggetti partecipanti al tavolo tecnico».
«Il Parco continuerà ad essere promotore di tutte le azioni necessarie per mantenere il lago alla massima possibilità di riserva idrica - aggiunge il vice presidente del Parco, Cristina Chiappa - per essere in grado di affrontare ogni eventuale momento di siccità che si verificasse. Questo anche nella logica di una situazione di cambiamento climatico che pone come primo problema mondiale la disponibilità della risorsa idrica. Si spera che tutti gli attori coinvolti prendano atto di una situazione che ha dimostrato come il mantenimento del lago a livelli superiori non solo non aumenta i rischi idraulici ma garantisce la vita degli ecosistemi , la salvaguarda delle attività produttive e ludiche così che non venga più messo in discussione».
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