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Le indagini dei carabinieri
04 Settembre 2019 - 13:52
Foto di repertorio
Aveva chiamato i carabinieri raccontando di essere stato aggredito dopo essere uscito da uno sportello bancomat di corso Vittorio Emanuele. L’episodio risale al 27 agosto. Il malvivente avrebbe tentato di strappargli il borsello, rubandogli poi il cellulare e il mazzo di chiavi di casa. Aveva fornito una descrizione molto accurata del rapinatore, permettendo ai militari di rintracciare il presunto responsabile: un tunisino 22enne, pregiudicato e senza fissa dimora, successivamente riconosciuto attraverso una comparazione fotografica. Ma, al termine di una scrupolosa attività investigativa, i carabinieri hanno accertato che i due soggetti protagonisti della vicenda in realtà si conoscevano e avevano passato insieme i momenti precedenti alla rapina inventata. Il cellulare non era stato sottratto con la forza, ma consegnato spontaneamente al tunisino, e utilizzato forse come pegno per la consegna di qualche sostanza. L’uomo – un54enne di Vigevano, senza fissa dimora e con precedenti di polizia – è stato denunciato per calunnia e procurato allarme.
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