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Oggi la decisione del Gup
26 Novembre 2019 - 19:45
L'incendio del 6 settembre di due anni fa
Il rogo, che si era sviluppato il 6 settembre di due anni fa, aveva richiesto ai vigili del fuoco dodici giorni di lavoro per essere domato.
Incendio colposo, violazione delle norme materia di prevenzione degli incendi e mancato rispetto dell'autorizzazione provinciale per la gestione dell'impianto di stoccaggio e cernita di rifiuti speciali. Sono le accuse con le quali Vincenzo Berté, 52 anni, legale rappresentante della fallita Eredi Berté, è stato rinviato a giudizio oggi dal Gup di Pavia Fabio Lambertucci. Nell'area di via Fermi, sulla quale i vigili del fuoco lavorarono dodici giorni per spegnere tutti i focolai, erano stoccate 12 mila tonnellate di plastica, metalli, gomma, legno e inerti contro una autorizzazione di appena 6.800. I materiali per altro non erano custoditi in zone separate ma accatastati insieme, a cielo aperto. Nel processo si sono costituiti parte civile il Comune di Mortara e l'associazione Futuro sostenibile in Lomellina che, in una nota, ha espresso tutta la sua soddisfazione. L'area della Eredi Berté era stata oggetto di un secondo incendio, nel giugno dello scorso anno. Da allora, e benché la superficie sia stata dissequestrata, non sono ancora state avviate e operazioni di bonifica.
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