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Questa mattina

Flash mob alla Icss di Gropello Cairoli contro la Plastic Tax

Protestano le aziende del settore

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

05 Dicembre 2019 - 16:11

Flash mob alla Icss di Gropello Cairoli contro la Plastic Tax

L'ad Paolo Garbagna: «Il tema dell’ambiente va affrontato, ma tassare le aziende non è certo la soluzione». 

È scattata questa mattina (giovedì) la protesta delle aziende del settore contro la Plastic Tax, proposto da Unionplast. Ad aderire anche il Gruppo ICSS, impresa che produce e commercializza articoli in polistirolo espanso e cartone ondulato, con un sito produttivo a Gropello Cairoli. La produzione si è fermata per un’ora, dalle 11 alle 12. «Questa protesta – spiegano dall'azienda – si unisce a quella di moltissime aziende che vivono di imballaggi in plastica o di macchinari per la produzione di plastica ed è finalizzata a dare un “supporto mediatico” a chi in Parlamento ha deciso di sostenere la battaglia contro la plastic tax, una tassa ingiusta, punitiva verso l’economia circolare e capace di distruggere posti di lavoro e know-how in tempi rapidissimi». Sulla mobilitazione è intervenuto anche l'amministratore delegato di Icss, Paolo Garbagna: «In ICSS c’è stata tanta partecipazione da parte degli operai, tanta consapevolezza, ma anche tanta preoccupazione – afferma – Il tema dell’ambiente va affrontato, ma tassare le aziende non è certo la soluzione. Bisognerebbe piuttosto parlare di recupero e riuso delle plastiche, che sono tutte riciclabili, ed è in questa direzione dovrebbero andare gli sforzi. C’è invece la sensazione che sotto questa manovra si nasconda la necessità di reperire fondi per il Governo. Anche perché non c’è nessuna chiara indicazione che i soldi raccolti con la Plastic Tax saranno utilizzati per migliorare la sostenibilità della plastica che resta comunque un bene insostituibile. Tra l’altro non ho visto in questa occasione al nostro fianco la presenza del sindacato, a livello provinciale e nazionale, che non ha ritenuto di doversi schierare insieme alle aziende in difesa dei posti di lavoro. E di questo mi rammarico».

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