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Guardia di Finanza di Pavia
05 Marzo 2020 - 12:31
Operazione “Conti in sospeso” scattata all’alba di oggi: 6 arresti.
Giovani in condizioni economiche precarie, poco più che maggiorenni, venivano reclutati come pusher per vendere cocaina e marijuana, ceduta loro a credito. La droga veniva distribuita nelle diverse piazze di spaccio delle province di Pavia e Milano. Il minimo ritardo nel pagare la sostanza stupefacente scatenava la violenza della banda, che agiva con pesanti minacce, spesso brandendo armi da fuoco e con pestaggi effettuati con bastoni di ferro e catene. Sono numerosissimi gli episodi estorsivi documentati – anche attraverso l’analisi degli smartphone – dai militari della Guardia di Finanza di Pavia nel corso dell’operazione “Conti in sospeso”, che oggi (giovedì) ha portato all’arresto di 6 ventenni componenti dell’associazione criminale: il capo era un 22enne, F.T. di Rosate (MI) “picchiatore” della consorteria criminale. Arrestati anche P.C., 28 anni, domiciliato a Besate (MI), custode della marijuana e “picchiatore”; F.B., 24 anni, di Motta Visconti (MI) detentore della cocaina; S.S., 29 anni, domiciliato in Besate (MI) “tesoriere” e “autista”. Oltre a loro, i finanzieri hanno identificato ulteriori due “picchiatori”: D.C. di 22 anni e L.R.L. di 25 anni che avevano l’esclusivo compito di prelevare, con sconsiderata violenza e forza intimidatrice, il denaro dovuto al gruppo criminale.
Nel corso delle operazioni, oltre 50 militari della Compagnia di Pavia, con il supporto di unità cinofile anti-droga e cash-dog del Gruppo di Linate e del Gruppo Pronto Impiego di Milano, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari che hanno consentito di sequestrare monili e gioielli, 3 Rolex, 100 grammi di marijuana e hashish, 2 bilancini elettronici, 1000 euro in contanti e circa 20 tra cellulari e tablet. Sono stati inoltre sequestrati, 1 carabina, 6 coltelli e 40 proiettili calibro 9 utilizzati per l’attività estorsiva. Sono state ricostruite cessioni di cocaina e marijuana per oltre 8 chili ed estorsioni finalizzate al pagamento dello stupefacente per oltre 60 mila euro. Le indagini sono state avviate nel mese di ottobre, coordinate dal Procuratore Aggiunto Mario Venditti e dal Sostituto Procuratore Andrea Zanoncelli.
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