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Il caso
04 Maggio 2020 - 16:57
Con l'inizio della Fase 2, molti volontari delle associazioni in prima linea nell'emergenza coronavirus hanno ripreso la normale attività lavorativa in presenza. E, alcuni di loro, riferiscono di aver subito pressioni dai datori di lavoro, i quali avrebbero chiesto di rinunciare alle attività di volontariato e di supporto alla popolazione per ragioni di sicurezza. Diverse aziende, infatti, nell'ottica di limitare il rischio di contagio, hanno chiesto ai dipendenti di attestare di non essere stati a contatto con persone con il Covid-19. Segnalazioni di questo genere si sono registrate non solo a Vigevano, ma anche in altre parti d'Italia dove, in alcuni casi, è addirittura stato impedito il ritorno a lavoro dei volontari. Una situazione che rischia di mettere molte persone di fronte alla scelta tra il proprio lavoro e l'attività di volontariato.
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