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#Vigevano, progetto sviluppato durante il lockdown.

Caro Diario diventa un video: il manifesto artistico di quattro compagnie

Qui il filmato integrale.

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

27 Luglio 2020 - 12:08

Un orso in letargo, che nella sua versione di cartapesta sarebbe stato portato per le vie della città durante il culmine di “Caro Diario”. Invece introduce un filmato della durata di 40 minuti, già disponibile su YouTube.
 È questo il manifesto artistico delle quattro realtà vigevanesi de Le Tre Corde in collaborazione col teatro Moderno, Art
on Stage di Roberto Puddu, Scarpanò di Valentina Cova e Francesco Viletti
e Greenwood di Massimiliano Sonsogno. Al di là del piacere estetico della visione ci sono molte chiavi di interpretazione, non tutte immediate. Di certo è frutto di un cambiamento forzato, quello della pandemia. «Il progetto – spiega Corrado Gambi del Moderno – era nato come festival teatrale dei ragazzi fatto dai ragazzi, e si sarebbe concluso con una grande parata per le vie di Vigevano. Non si è poi svolto niente del genere. Ciò che è accaduto, il lockdown, ci ha travolti anche come teatranti. Da qui la grande metafora dell’orso in letargo e la decisione, tramite le quattro domande “Cos’è l’arte? A cosa serve? A cosa ti serve? A cosa ti dovrebbe servire?” pubblicate anche sulle pagine de L'Informatore di riassumere le risposte in cento parole. Credo che tutti ce ne siamo resi conto. Per fare teatro serve la presenza fisica, servono le persone, servono le storie. Il nuovo manifesto del teatro dopo questa “frattura” dovremo scriverlo tutti insieme. Poi ognuno guardando il filmato, ed è la cosa bella, ha la sua chiave di lettura». Nel video, una “regia collettiva” montata poi da Matteo Ninni, oltre al “manifesto delle 100 parole” si trovano quelli ispiratori delle quattro realtà coinvolte, ognuno con le sue peculiarità. Da Art on Stage arriva “Prologo sul pal- coscenico” di Vito Mancuso, da Greenwood ecco il “Manifesto per un nuovo teatro popolare” di Paolo Rossi. Corrado Gambi propone il Manifesto 
di Julian Beck e il Living Theatre, mentre Scarpanò riprende “Il terzo teatro” di Eugenio Barba. Il fimato si trova sul canale YouTube di Caro Diario ed è proposto qui.

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