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Quattordici anni dopo i fatti

Omicidio di Alessandria: in manette un quarantasettenne di Zerbolò

Umberto Zanichelli

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umberto.zanichelli@ievve.com

10 Agosto 2020 - 23:14

Omicidio di Alessandria: in manette un quarantasettenne di Zerbolò

Inchiodato dai riscontri genetici e dalla impronte digitali. La vittima è una prostituta dominicana di 33 anni. 

La svolta è arrivata dopo quattordici anni. I carabinieri del nucleo investigativo di Alessandria hanno eseguito oggi una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Andrea Casarin, 47 anni, residente a Zerbolò, ritenuto il responsabile dell’omicidio di Altagracia Corcino Gil, prostituta di nazionalità dominicana, uccisa nel capoluogo piemontese il 29 giugno 2006 a 33 anni.

Il suo corpo venne ritrovato nella camera da letto dell’appartamento nel quale incontrava i clienti, nuda, con il collo avvolto da nastro adesivo e da un telo intriso di sangue. Al killer gli investigatori sono arrivati confrontando le impronte ritrovate sulla scena del delitto con quelle di Casarin, arrestato a Malpensa nel dicembre del 2013, mentre aspettava un corriere in arrivo da Santo Domingo con 6 chili di cocaina. Quando i sospetti dei carabinieri si sono concentrati sull’uomo sono entrati in azione i segugi del colonnello Michele Angelo Lorusso, che lo hanno pedinato e hanno raccolto un mozzicone di sigaretta abbandonato dall’indagato, che ha consentito la comparazione genetica con le tracce biologiche trovato sulla scenda del crimine. Così il quarantasettenne è finito in manette.

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