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Emergenza e aiuti

A Vigevano buoni spesa alimentari Covid con “smart card”: domande dal 7 dicembre

Per i nuclei familiari in difficoltà. Ecco i criteri e le modalità previste.

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

03 Dicembre 2020 - 18:35

A Vigevano buoni spesa alimentari Covid con “smart card”: domande dal 7 dicembre

La conferenza stampa di giovedì pomeriggio in sala consiliare

Oggi (giovedì) la misura è stata illustrata in conferenza stampa dal sindaco Andrea Ceffa, dal vicesindaco Antonello Galiani e dagli assessori Marzia Segù e Andrea Sala.

Ammontano a 338mila euro le risorse trasferite dal Governo al comune di Vigevano per le misure di solidarietà alimentare a favore dei cittadini più colpiti dalle conseguenza economiche derivanti dall’emergenza Covid-19. Di questi, 20mila serviranno per l’acquisto di generi alimentari per le mense dei poveri (10mila euro ai Frati Cappuccini e altrettanti alla A.P.S. “Insieme a mensa”), 200mila euro verranno distribuiti attraverso buoni alimentari, e 118mila verranno destinati in un secondo momento.

L’amministrazione ha scelto di erogare i buoni alimentari attraverso delle speciali “smart card”, che in futuro potranno essere utilizzate anche per altri servizi. L’obiettivo è consegnare le card entro la fine dell’anno; saranno già prepagate e i beneficiari potranno spendere l’importo caricato negli esercizi commerciali della città aderenti (ai negozianti basterà scaricare una apposita App sullo smartphone) per l’acquisto di beni alimentari, (esclusione di alcolici e superalcolici), beni alimentari e di prima necessità destinati alla prima infanzia, cibo per gli animali domestici, prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa. La validità delle card sarà di due mesi e dovranno essere ritirate entro 10 giorni dalla convocazione; gli importi accreditati saranno azzerati il 28 febbraio.

Le domande potranno essere presentate (da una sola persona per ogni nucleo familiare) dalle ore 8 di lunedì 7 fino alle ore 12 di venerdì 18 dicembre, compilando un apposito modulo on line da computer, o anche da smartphone, nella sezione “Servizi on line” del sito del Comune: si tratta di una autocertificazione, e servirà allegare una copia digitale del documento di identità. Chi non disponesse di pc o telefono, potrà prendere appuntamento e farsi aiutare nella compilazione dagli uffici comunali.

La priorità di assegnazione andrà ai cittadini non percettori di altri sostegni pubblici, e l’entità del buono sarà proporzionale al numero dei componenti del nucleo familiare: 100 euro per un componente, 200 da due a tre persone, 300 euro dalle quattro persone in più.

Ecco i criteri di accesso indicati dal Comune.

Il contributo è destinato a nuclei familiari in stato di bisogno a seguito della crisi innescata dall’emergenza sanitaria Covid-19, che si trovino in una delle seguenti situazioni:

-  Consistente riduzione dell’orario di lavoro di un componente del nucleo con effetti significativi sul reddito famigliare;


-  Perdita del posto di lavoro di un componente del nucleo con effetti significativi sul reddito famigliare;


-  Consistente riduzione o cessazione di attività autonome o libero professionali con effetti significativi sul reddito famigliare; 


-  Mancato rinnovo di contratto a termine di un componente del nucleo con effetti significativi sul reddito famigliare; 


-  Altro (specificare)


Il patrimonio mobiliare complessivo riferito a tutti i componenti del nucleo (saldo conti correnti, 
libretti di risparmio, investimenti finanziari, piani di accumulo) al 30/11/2020 deve essere: 
o non superiore a € 8.000,00 per nucleo familiare composto da 1 persona;
o non superiore a € 11.000,00 per nucleo familiare composto da 2/3 persone;
o non superiore a € 15.000,00 per nucleo familiare composto da 4 o più persone.

Verranno individuate due categorie di beneficiari:


Priorità 1: richiedenti non percettori di sostegni pubblici continuativi (NASPI, Cassa Integrazione, Reddito di Cittadinanza o altre forme equivalenti);


Priorità 2: richiedenti percettori di sostegni pubblici continuativi (NASPI, Cassa Integrazione, Reddito di Cittadinanza, o altre forme equivalenti).

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