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In un mese 103 casi di Covid

Vigevano, l'appello dei sindacati della polizia penitenziaria: «Presto i vaccini per evitare la terza ondata»

Umberto Zanichelli

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umberto.zanichelli@ievve.com

08 Febbraio 2021 - 15:34

Vigevano, l'appello dei sindacati della polizia penitenziaria: «Presto i vaccini per evitare la terza ondata»

«Evitare che situazioni di rischio possano ripetersi altrove».

Avviare quanto prima il piano di vaccinazioni anti-Covid per il personale della polizia penitenziaria e per i detenuti del carcere di Vigevano. E' la richiesta avanzata da Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato del Corpo di polizia penitenziaria alla luce dei dati che riguardano la struttura lomellina nella quale, nell'arco dell'ultimo mese, si sono registrati 103 casi di positività. «Quello di Vigevano - dice - è uno dei cluster più importanti registrati in quel periodo in tutte le carcere italiane. E' necessario che situazioni del genere debbano ripetersi altrove».

L'allarme a Vigevano era scattato il 12 gennaio: i positivi erano stati trasferiti nelle strutture di Milano San Vittore e Bollate. «I malati che si sono negativizzati - spiega il direttore del carcere di Vigevano, Davide Pisapia - hanno già fatto rientro nella nostra struttura». Ad oggi nella sezione maschile sono rimasti 166 detenuti e in quella femminile una novantina di recluse. Gli agenti della polizia penitenziaria contagiati sono stati una decina.

Complessivamente nelle carceri italiane i positivi sono 534 dei quali 484 asintomatici, 21 degenti in carcere e 26 in ospedale. Tra il personale penitenziario ci sono 599 positivi di cui 577 in isolamento domiciliare, 9 in caserma e 13 ricoverati in ospedale. 

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