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L'indagato è detenuto a Pavia
13 Agosto 2021 - 18:05
Marco De Frenza ha confermato anche davanti al Gip la sua versione: «Sono stato io».
Ha ammesso le sue responsabilità davanti al Gip del Tribunale di Pavia, Pasquale Villani, Marco De Frenza, 59 anni, il pregiudicato di Mede indagato per omicidio volontario aggravato. E' stato lui ad impugnare un grosso coltello da cucina e, intorno al mezzogiorno di martedì, a colpire Marylin Pera, 39 anni, sua compagna da un paio di settimane. Tre fendenti alla gola, che sono risultati fatali. L'uomo ha raccontato di avere agito in stato di ebbrezza al culmine di una discussione. La convalida dell'arresto, certa, non è stata ancora notificata al difensore di fiducia dell'indagato, l'avvocato Valentina Zecchini Vaghi, e alle parti ma è attesa nelle prossime ore. «Considero la permanenza in carcere del mio assistito – dice il legale – anche un modo per assicurarne l'incolumità». De Frenza, che si è costituito mercoledì pomeriggio, oltre 24 ore dopo l'omicidio, è detenuto a Pavia.
Sempre oggi il Gip ha affidato l'incarico ai periti per l'autopsia e gli accertamenti necessari. A compierli saranno il dottor Maurizio Merlano, medico legale e la dottoressa Claudia Vignali, esperta tossicologa. Questa tipologia di accertamenti si è resa necessaria per valutare la versione di De Frenza, secondo la quale Marylin Pera, la sera precedente la sua morte, sarebbe tornata a Mede dove avrebbe consumato della cocaina. I periti hanno chiesto 90 giorni di tempo per depositare le conclusioni.
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