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L'iniziativa

Vigevano, un call center in carcere: il lavoro come arma di riscatto

La presentazione venerdì presso la casa di reclusione

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

21 Settembre 2024 - 13:47

Presentato il progetto "In carcere non si finisce... si ricomincia": venerdì mattina presso la casa di reclusione di Vigevano sono state aperte le porte per illustrare questa opportunità di qualificazione professionale destinato ad ampliarsi. La collaborazione è con le imprese sociali Bee.4 altre menti e Divieto di Sosta.

Il nuovo call center in carcere è operativo da circa tre mesi. I detenuti coinvolti, previamente formati, forniscono una vera e propria assistenza tecnica ai clienti delle aziende che hanno aderito. "Non volevamo arrenderci - le parole di Rosalia Marino, direttrice del carcere di Vigevano - all'idea che questa fosse una struttura priva di opportunità e speranze. Dopo una visita al carcere di Bollate abbiamo deciso di provare anche noi a fare qualcosa di simile, colpiti dall'impatto prodotto sulla vita dell'istituto dalle attività lavorative lì promosse".

L'articolo completo sarà pubblicato sull'Informatore Vigevanese di giovedì 26 settembre

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