Cerca

Vigevano

Il Museo archeologico da novembre si paga

La novità: ci si adegua al Ministero, biglietti a 5 euro con possibilità di abbonamento annuale

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

19 Ottobre 2024 - 14:00

Il Museo archeologico da novembre si paga

Dal 1° novembre si pagherà l’ingresso al Museo archeologico nazionale della Lomellina. L’esposizione, che si trova negli spazi del castello di Vigevano, adesso è gratuita. Le nuove tariffe vedono il biglietto intero a 5 euro, il ridotto a 2 e la gratuità secondo le casistiche previste dal Ministero della Cultura. Ci sarà la possibilità di abbonarsi pagando 10 euro, ottenendo il permesso di entrare per un anno intero. Mercoledì 23 ottobre alle 10 si terrà un incontro al museo dedicato a guide turistiche, associazioni ed enti cuturali, per illustrare il cambiamento.

«Sempre dal 1° novembre – spiega Stefania Bossi, direttrice del museo – saranno molti i musei e o parchi archeologici statali della Lombardia che inizieranno ad utilizzare la piattaforma di bigliettazione Musei Italiani. Fortemente voluta dal Ministero della Cultura, si propone di diventare uno strumento indispensabile per avere informazioni sull’offerta museale italiana e pianificare la propria visita in uno dei siti». Comporta, quindi, il pagamento dell’ingresso. Una novità che potrebbe sollevare alcune obiezioni, ma che va tuttavia nella direzione di ampliare la sostenibilità economica dell’offerta museale.
«Per attenuare, in ogni caso – prosegue Bossi – l’impatto di questo aspetto, e soprattutto per mantenere e rafforzare i legami con il nostro territorio e col nostro pubblico, abbiamo previsto una forma di abbonamento conveniente. Questa soluzione è pensata proprio per i nostri visitatori, molti dei quali assidui e ricorrenti, attenti e interessati alla programmazione culturale del museo e ai suoi contenuti». In questi ultimi anni infatti il Museo archeologico nazionale della Lomellina è cresciuto, ed è diventato un luogo visitato e vissuto da residenti e non solo.
«Non bisogna dimenticare – conclude la direttrice – che gli introiti della bigliettazione dei musei più noti e con maggiori flussi di visitatori andranno a sostenere interventi e progetti anche nei musei meno visitati: un circolo virtuoso che aiuterà a uniformare gli standard dei servizi, migliorare l’esperienza di fruizione da parte dei visitatori e contribuirà alla conservazione del patrimonio culturale anche nei territori meno conosciuti e frequentati».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400