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Vigevano

Nasce “Sofiateca”, gruppo d'incontro libero per appassionati di filosofia

Si riuniscono in biblioteca ogni primo martedì del mese

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

17 Novembre 2025 - 10:00

Nasce “Sofiateca”, gruppo d'incontro libero per appassionati di filosofia

Quest’estate stava leggendo il saggio “Sull’intelletto umano” dei filosofo britannico Locke, anno domini 1689, all’ombra di alcuni pini e col mare davanti. Da lì è nata la necessità indomabile di parlare del suo argomento preferito, la filosofia, con altre persone. Un’idea diventata gruppo d’incontro, che si riunisce nella biblioteca civica Mastronardi a Vigevano. Gli incontri sono ogni primo martedì del mese. Quello d’esordio si è tenuto il 4 novembre scorso ed è stato trovato il nome del progetto: “Sofiateca”. Il prossimo appuntamento, quindi, sarà il 2 dicembre alle 16,15. Si discuterà di autocoscienza.
La richiesta al personale della biblioteca, accolta di buon grado, arriva dal signor Luciano Abbruzzese. «Il mio ruolo - spiega - è solo quello del promotore, per riunire persone che parlano di argomenti filosofici di varia natura. Sono laureato in Giurisprudenza, ma non avvocato. Sono pensionato, ho verso la filosofia una passione che coltivo da sempre: a me piace conoscere il pensiero dell’uomo». Finora si va a ritmi lenti: martedì scorso erano tre persone, ma solo due hanno deciso di aderire al progetto. Invero è stato poco pubblicizzato: la speranza è proprio che, col passaparola, si possa attirare più gente. «Durante la lettura di Locke - aggiunge Abbruzzese - sentivo la necessità di discuterne con altri ma, data la specificità dell’argomento, intorno a me non c’era nessuno. In quel momento ho pensato, al ritorno dalle vacanze estive, di azionarmi in tal senso rivolgendomi alla biblioteca comunale, che mi ha dato ampio spazio». Di volta in volta vengono scelti i temi del pomeriggio successivo: martedì 2 dicembre sarà, come detto, l’autocoscienza. Per aggiungersi è sufficiente presentarsi, senza pre-iscrizioni.
Alla domanda sull’utilità pratica di tutto ciò, Abbruzzese risponde deciso. «Siamo diventati schiavi della tecnologia. Mi piacerebbe che l’uomo ritornasse ad essere centrale servendosi della tecnologia ma senza esserne dipendente. Vorrei parlare di filosofia con linguaggio semplice, per nulla accademico. Ecco perché il gruppo è aperto a tutte le persone che si pongono domande sulla natura, sulla vita, sull’esistenza, sull’umanità. Anche senza competenze specifiche sono le benvenute. Niente lezioni accademiche ma dialogo, discussioni aperte e franche. Spero di farcela, altrimenti continuerò a pormi domande da solo».

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