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1922, l'anno del fascismo raccontato da Ezio Mauro

L'ascesa di Mussolini e la cronaca della "Marcia su Roma" del 28 ottobre di 100 anni fa in un saggio pubblicato da Feltrinelli

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

06 Ottobre 2022 - 17:35

1922, l'anno del fascismo raccontato da Ezio Mauro

Dopo avere raccontato un anno fa con Qualcuno Era Comunista, la nascita del PCI a cent'anni dal congresso di Livorno del 1921, Ezio Mauro, ex direttore de La Stampa e La Repubblica, editorialista e autore di saggi, passa all'anno successivo, ancora più decisivo nella storia del '900: l'approdo al potere di Benito Mussolini e delle camice nere. "L'anno del fascismo", pubblicato da Feltrinelli (240 pagine, 20 euro) è nelle librerie in questi giorni.

Il 28 ottobre saranno 100 anni dalla cosiddetta "Marcia su Roma" mentre oggi, 6 ottobre, è un altro anniversario, ancora più lugubre: proprio 84 anni, il 6 ottobre 1938, la Dichiarazione sulla Razza venne emessa dal Gran Consiglio del Fascismo. Fu il primo atto delle cosiddette leggi razziali promulgate dal regime, una delle pagine più infami della nostra storia.

Uno spezzone de "La marcia su Roma", film del 1962 diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi

IL LIBRO

«I fascisti spuntarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat-jour, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. "Aprite, o sarà peggio". Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo».

Nei mesi bui che conducono alla dissoluzione dello Stato liberale Mussolini, con la sua concezione tragica e spettacolare della vita, incrocia lo spirito del tempo: la politica viene ridotta alla sua dimensione fisica, la ritualità soppianta la cultura.

Attorno, un cielo vuoto di stelle spente, in un mondo politico in disfacimento incapace di leggere la società in trasformazione, frastornato dall'eco mondiale della rivoluzione bolscevica e dalla suggestione contagiosa che il mito della Russia irradiava da San Pietroburgo.

Benito Mussolini nella Capitale nel 1922. Con lui quadriumviri della marcia su Roma e gerarchi del fascismo. Accanto al Duce (sinistra) Emilio De Bono e (a destra) Italo Balbo

Lo Stato liberale italiano sembrava esausto e non lo sapeva, incapace di fronteggiare i nuovi fenomeni sociali e politici, come se non rientrassero più dentro le sue categorie antiche. Il re è solo. Tocca a lui riempire la scena istituzionale, Capo per grazia di Dio e volontà della nazione di uno Stato che si frantuma venendo meno ai suoi impegni costituzionali, e giorno dopo giorno si arrende alla furia fascista che lo incalza per soppiantarlo.

Ezio Mauro racconta l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'è in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. E' già un potere?

Ma la Marcia su Roma si svolse realmente o fu una successiva invenzione della propaganda del regime? Fu una pagliacciata o fu un colpo "contro" lo Stato? Nel video una recente lezione di uno degli storici più eminenti del fascismo, il professor Emilio Gentile, che offre una prospettiva e una lettura differente .

L'AUTORE 

Ezio Mauro entra nel mondo della carta stampata nel 1972 collaborando con la “Gazzetta del Popolo” di Torino, occupandosi soprattutto del terrorismo nero degli anni di piombo. Nel 1981 passa a “La Stampa”, dal 1988 lavora per “la Repubblica”. Nel 1990 torna a “La Stampa” assumendo l'incarico prima di condirettore, poi di direttore. Nel 1996 diventa direttore de “la Repubblica”, svolgendo questo ruolo fino al 2016. Ha collaborato con Zygmunt Bauman nella scrittura di La felicità della democrazia. Un dialogo (Laterza 2011) e Babel (Laterza 2015). È autore, tra gli altri, anche di L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione (Feltrinelli 2017), L'uomo bianco (Feltrinelli 2018), Anime prigioniere (Feltrinelli 2019), Liberi dal male (Feltrinelli 2020) e Lo scrittore senza nome (Feltrinelli 2021).

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