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Morimondo, un'oasi nel verde dominata dall'Abbazia

Un classico delle gite del fine settimana: ciò che colpisce appena si arriva è la serenità che avvolge questa località, dove non si vedono improvvisi grattacieli o brutture architettoniche, ma solo la bellezza della campagna e il respiro di una storia millenaria.

Mario Pacali

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mario.pacali@ievve.com

26 Maggio 2023 - 22:30

Morimondo, un'oasi nel verde dominata dall'Abbazia

Morimondo, un'incantevole meta di gita domenicale, si presenta come un'oasi verde nel cuore dell'area più industrializzata e urbanizzata d'Italia. Ciò che colpisce appena si arriva è la serenità che avvolge questa località, dove non si vedono improvvisi grattacieli o brutture architettoniche, ma solo la bellezza della campagna. Situata nel Parco Regionale della Valle del Ticino, Morimondo offre il meglio dell'ambiente naturale lungo il tratto del fiume gentile che si estende da Abbiategrasso alla Zelata.

Una suggestiva veduta aerea di Morimondo, meta ideale per una gita domenicale

Questa zona mantiene intatta la sua vocazione agricola, con numerose cascine che punteggiano il paesaggio. Ogni cascina è circondata da orti rigogliosi e alberi da frutto, oppure da terreni coltivati con riso, carne e latte a chilometro zero. Qui, si conserva l'incantevole paesaggio caratteristico della pianura padana, con i suoi fontanili, le marcite e le risaie. Inoltre, si possono ammirare i maestosi pioppeti e gli ontaneti, con l'ontano nero che svetta tra gli alberi. I campi si estendono all'orizzonte, creando una vista mozzafiato.

L'antico borgo rurale di Fallavecchia, una delle frazioni di Morimondo

Morimondo vanta ben 14 cascine, alcune delle quali hanno origini dirette dalle antiche grange fondate dai cistercensi, come Fallavecchia, Fiorentina, Monte Oliveto, Coronate, Basiano e Ticinello. Altre cascine si sono trasformate in agriturismi di alta qualità, offrendo produzioni proprie come cotechino, riso e carni bovine. L'intero territorio di Morimondo si presta perfettamente per essere esplorato a piedi o in bicicletta. I visitatori hanno la possibilità di immergersi completamente nella bellezza naturale, godendo di tranquille passeggiate lungo i sentieri o pedalando tra i campi e i borghi circostanti. Questo permette di apprezzare appieno la pace e la serenità che questa destinazione offre, lontano dal trambusto della città.

Morimondo, con la sua atmosfera rurale e autentica, rappresenta un luogo ideale per una fuga dalla vita quotidiana, offrendo una combinazione perfetta di paesaggi suggestivi, tradizioni agricole e una vivace scena culturale. Un vero tesoro nella frenetica area urbana, che permette ai visitatori di riscoprire la bellezza della natura e di staccare la spina, immersi nella quiete e nella genuinità della campagna lombarda.

Morimondo rappresenta il luogo ideale per una fuga dalla vita quotidiana


Le storie intrecciate che danno forma al panorama di Morimondo combinano l'ampio cielo con il caratteristico mattone rosso della Lombardia, una fiorente agricoltura e l'antica abbazia fondata nel lontano 1136 da un gruppo di monaci provenienti dalla Borgogna. Indossando abiti di lana grezza di pecora, questi monaci eressero l'abbazia di Santa Maria di Morimondo sulle rive del fiume Ticino, restituendola alla storia attraverso un recente restauro. Questa storia secolare è strettamente legata all'importante lavoro svolto dai monaci per lo sviluppo dell'agricoltura e la preservazione degli ambienti naturali che caratterizzano l'area del Parco del Ticino.

Le poche case del borgo che si sviluppò intorno all'abbazia, in prossimità delle fattorie e delle grange, i centri agricoli del monastero creati attraverso le bonifiche dei cistercensi, sono state coinvolte nelle recenti operazioni di restauro. I vicoli e la piazzetta, lastricati con il tradizionale manto di "rizzata", le cascine e le strutture legate all'abbazia sono state restaurate per creare un complesso architettonico omogeneo, caratterizzato dalle calde sfumature del cotto. Questo stile si sposa perfettamente con il cielo che sovrasta il Ticino, il verde degli orti, dei prati e dei boschi, nonché con l'abbazia stessa, che rappresenta l'origine di tutto.

La splendida abbazia di Morimondo: conserva tutte le caratteristiche di una bellezza che parla direttamente all'anima

Morimondo è un esempio di architettura cistercense che si è evoluta nello stile gotico, come dimostrano le sue volte a crociera. Il lungo periodo di costruzione, che si estese dal 1182 al 1296, risentì dei cambiamenti architettonici del tempo, passando dal romanico alla verticalità del gotico. Nonostante ciò, l'abbazia di Morimondo conserva tutte le caratteristiche di una bellezza che parla direttamente all'anima, più che ai sensi. Si tratta principalmente di un'architettura monastica, priva di orpelli, essenziale (l'ordine è dato dai mattoni a vista), che si basa sulla mistica della luce e dell'ombra, nonché sulla geometria delle dimensioni degli edifici.

La navata centrale dell'abbazia vista dall'altare

La facciata della chiesa, completata nel 1296, presenta elementi tipicamente lombardi come la forma "a capanna" e le finestre aperte verso il cielo. Tuttavia, rivela anche alcune asimmetrie che caratterizzano il linguaggio cistercense: la perfezione appartiene solo a Dio, quindi sono accettati, anzi voluti, errori come finestre geminate e rosoni non simmetrici. All'interno, colonne di altezze differenti e capitelli vari, così come costoloni di volte a crociera e stili diversi nelle navate laterali, una romanica e l'altra gotica.

Il coro ligneo, situato dietro all'altare maggiore dell'abbazia e caratterizzato da incisioni a ferro rovente e dalle tarsie certosine realizzate nel 1522 da Francesco Giramo


All'interno della chiesa di Morimondo, ci sono diverse opere d'arte che meritano di essere ammirate. Tra queste vi è il coro ligneo situato dietro l'altare maggiore, caratterizzato dalle incisioni a ferro rovente e dalle tarsie certosine realizzate da Francesco Giramo nel 1522. Un'altra preziosa opera è il crocifisso ligneo di scuola toscana risalente alla metà del XV secolo. Inoltre, è possibile ammirare un affresco, originariamente collocato nel chiostro, raffigurante la Madonna col Bambino e san Giovannino tra i santi Benedetto e Bernardo, attribuito alla scuola di Bernardino Luini e datato al 1515.

Uno scorcio del chiostro dell'abbazia

Come in tutti i monasteri cistercensi, anche Morimondo presenta una distribuzione regolare degli ambienti intorno al chiostro quadrato. Il porticato comprende un lato romanico, appartenente alla primitiva abbazia, e tre lati rinascimentali costruiti dai monaci fiorentini. È possibile visitare tutti gli ambienti, tra cui lo scriptorium, dove i monaci amanuensi tra il 1170 e il 1210 circa realizzarono circa novanta volumi miniati. Sul muro è ancora visibile una rappresentazione geografica ingenua del mondo come era immaginato nel Duecento. Altri spazi interessanti includono la Sala del Capitolo, dove veniva eletto l'abate e si gestiva il monastero, sopra la quale si trova ancora il dormitorio dei monaci, il locutorium, dove l'abate assegnava gli incarichi, e il refettorio, ristrutturato nel Settecento.

ENOGASTRONOMIA

La specialità è la cassoeula con la polenta, piatto tipico lombardo che si ritrova, in realtà, in quasi tutte le trattorie, insieme con i risotti e il brasato. Le fattorie di Morimondo forniscono il latte usato per lo stracchino e il gorgonzola. In una cascina si produce birra agricola con i cereali coltivati nelle campagne. I salumi che si gustano nelle trattorie sono tutti di produzione locale (ottimi il cotechino e il salame, crudo e cotto). Nelle cascine ci sono ancora le coltivazioni di riso (varietà Carnaroli). Infine, il dolce tipico è l’abatino.

COME ARRIVARE:

autostrada Milano-Torino A4: uscita Marcallo Mesero (ex Boffalora) poi seguire le indicazioni Abbiategrasso e quindi Morimondo
autostrada Milano-Genova A7: uscita Bereguardo, poi seguire le indicazioni Abbiategrasso e quindi Morimondo
tangenziale ovest di Milano A50: uscita Lorenteggio, poi seguire le indicazioni Abbiategrasso e quindi Morimondo

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