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ITINERARI ALL’ARIA APERTA

Da Vigevano a Pavia: 40 chilometri pedalando

Il percorso nel Parco del Ticino

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

01 Giugno 2023 - 22:13

Da Vigevano a Pavia: 40 chilometri pedalando

Si parte dalla periferia di Vigevano, da via Lungo Ticino Lido, percorrendo dal lato del fiume un itinerario di grande interesse naturalistico e di media difficoltà. Dopo 40,5 chilometri si arriva al ponte Coperto di Pavia. «Molte aree umide, in cui predominano il salice, il pioppo e l’ontano, si alternano a radure prative, habitat ideale per caprioli, fagiani, lepri e conigli selvatici». I territori comunali attraversati, oltre a quelli di partenza e arrivo, sono quelli di Borgo San Siro, Carbonara al Ticino, Gambolò e Zerbolò.

«Tappa irrinunciabile dell’itinerario Vigevano-Pavia – ricordano dal parco del Ticino – è lo storico ponte di barche di Bereguardo. Si tratta di un’opera risalente al 1913, che ha resistito a entrambe le guerre mondiali. Ristrutturato, è oggi uno degli ultimi ponti su chiatte esistenti in Italia». Il sentiero, prima di giungere a Pavia, passa vicino a Cascina Venara e, poco dopo, si attraversa il Bosco Siro-Negri, «un frammento forestale di altissimo valore ecologico – ricordano dal Parco – è uno dei rari boschi risparmiati dagli abbattimenti operati durante l’ultima guerra e, pertanto, rappresenta un esempio di foresta planiziale primaria della valle del Ticino.

Diversi punti panoramici presenti lungo il sentiero fanno apprezzare come la morfologia del fiume in questa parte meridionale cambi radicalmente rispetto alla zona fluviale posta più a nord. L’alveo del Ticino, infatti, torna ad avere una sede meglio definita e un aspetto canalizzato con un andamento meandriforme più accentuato». L’itinerario si conclude con la vista delle spiagge del Canarazzo e della Baia del Re, che anticipano la vista del Ponte Coperto, punto di arrivo dell’itinerario.

Sul sito del Parco è disponibile la mappa, con le coordinate Gps.

LANCA AYALA

L’area di ormeggio della lanca Ayala, a Vigevano, si trova in un’ex cava in disuso. La darsena ha circa 200 posti barca. Il Parco del Ticino ha acquistato la concessione dell’area dal Demanio.

CASTELLO DI BEREGUARDO

Il suo nome è influenzato dalla letteratura francese, italianizzando il nome francese di «Bel-Regard» (“Bello Sguardo”) in Bereguardo. Il Castello, possesso e villa ducale dei Visconti, è un imponente maniero di impianto visconteo del XIV secolo, che si erge al centro del paese, circondato dai resti dell’antico fossato, ancora ben visibili. Oggi è sede del Comune e della Biblioteca Civica, e conserva ancora traccia della presenza di Filippo Maria Visconti.

PONTE DI BARCHE

Quello di Bereguardo è uno dei sette ponti di barche ancora oggi in funzione in Italia. Collega Bereguardo a Zerbolò, attraversando il fiume Ticino.

BOSCO SIRO NEGRI

Relitto di foresta planiziale della Valle del Ticino, fu istituito come riserva naturale dello stato nel 1973. Fu donato all’Università degli Studi di Pavia nel 1967 da Giuseppe Negri. L’area, che si estende per 1352 ettari, è situata sulla sponda destra del Ticino, nei comuni di Zerbolò e di Torre d’Isola.

PARCO DELLA SORA

Il Parco della Sora si trova a ridosso della periferia ovest di Pavia, che si allunga seguendo il terrazzo della valle fluviale, allacciandosi alle diverse frazioni di Torre d’Isola, fino a Bereguardo.

COLONIA STANZIALE DI CICOGNE BIANCHE

È facile imbattersi in un gruppo di cicogne bianche nelle risaie e nei prati attorno a Cascina Venara, a Zerbolò, dove è stato realizzato un progetto di reintroduzione grazie all’impegno di alcune realtà associative. «Ora le circa 30 cicogne della colonia stanziale nidificano allo stato selvatico nell’area a loro dedicata presso Cascina Venara – spiega l’amministrazione comunale – L’associazione “A Passo d’Ali”, affiancata dall’amministrazione comunale e dai suoi volontari zerbolesi, si occupa del monitoraggio e della tutela della colonia di Cicogna bianca e fa opera di sensibilizzazione alle numerose scolaresche e ai fruitori del Parco sui temi legati alla tutela della specie e all’importanza di preservarne l’habitat».

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