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15 Settembre 2023 - 09:44
Mammola, un pittoresco paesino nella provincia di Reggio Calabria, con le sue radici profondamente intrecciate nella rigogliosa natura dell'Aspromonte e a soli 10 chilometri dalle coste del Mar Ionio, è un luogo che incarna le due anime naturali della Calabria: una regione bagnata dalle acque del Mar Ionio e del Tirreno e circondata dalle maestose catene montuose dei parchi nazionali del Pollino, della Sila e dell'Aspromonte. È qui che, molti anni fa, due artisti, Nik Spatari e Hiske Maas, hanno scelto di realizzare il loro sogno: il Musaba, acronimo di Museo Santa Barbara.
Uno scorcio dl Musaba, il parco d'arte di Mammola, in Calabria (foto Michaela Morriello)
Spatari, originario di Mammola, ha iniziato la sua carriera artistica viaggiando per l'Europa e dedicandosi a un'arte poliedrica che ha mescolato pittura, scultura e architettura. Nel 1958, ha esposto alla Biennale di Venezia e, a Parigi, ha avuto l'opportunità di incontrare artisti di fama mondiale come Max Ernst e Jean Cocteau. A Parigi, ha anche incontrato Hiske Maas, un'artista olandese di cui si è innamorato. I due artisti hanno inizialmente vissuto a Milano, ma alla fine degli anni '60 hanno sentito il bisogno di sfuggire alla frenesia della città e sono tornati a Mammola, la città natale di Nik, per dare vita al progetto Musaba.
L'artista calabrese Nik Spatari, scomparso nell'agosto del 2020 all'età di 91 anni, accanto alla moglie Hiske Maas
Il Musaba sorge sul promontorio Santa Barbara, una zona intrisa di storia, con tracce di un complesso monastico certosino risalente al IV secolo, poi passato agli abati cistercensi tra il 1193 e il 1514. Quando Nik e Hiske arrivarono nel 1969, trovarono solo rovine e una natura selvaggia, senza acqua ed elettricità. Tuttavia, la bellezza del paesaggio li ispirò a rimanere e a iniziare un ambizioso progetto di recupero artistico e architettonico.
“Il sogno di Giacobbe”, opera che Nik Spatari ha voluto dedicare a Michelangelo, definito dall'artista calabrese "astronauta della Sistina” (foto Michaela Morriello)
Questo lavoro titanico, che ha richiesto cinquant'anni di impegno, ha portato alla trasformazione dell'area in un luogo incredibile, con una foresteria, un parco di 7 ettari adornato da opere "site specific" realizzate da Nik e Hiske, una stazione ferroviaria Santa Barbara trasformata in un laboratorio artistico e la chiesa di Santa Barbara, che ospita "Il sogno di Giacobbe" e l'ultima grande opera dei due artisti, la "Rosa dei Venti", completata nel 2013. La chiesa di Santa Barbara è stata completamente restaurata per ospitare l'opera "Il sogno di Giacobbe", creando un effetto tridimensionale straordinario. Nik utilizzava una tecnica particolare, ritagliando figure su sottili pannelli di legno, dipingendole e posizionandole come silhouette sospese nell'aria, creando un sogno lungo 14 metri che sembra fluttuare sopra di noi.
Musaba, acronimo di Museo di Santa Barbara deve il suo nome ai ruderi dell'omonimo monastero su cui sorge. I lavori di recupero del complesso da parte di Spatari e della moglie, iniziò nel 1969. Musaba, come potete vedere in un'altra immagine scattata da Michaela Morriello, è un gioiello d'arte incastonato nella natura
Una delle opere più imponenti del Musaba è la foresteria, pensata per svolgere compiti funzionali alle attività artistiche e formative del parco museo. Ispirata alla vita monastica, ogni "cella" è decorata secondo la visione artistica di Nik e offre 22 posti letto. Il capolavoro di Nik Spatari, il "Mosaico monumentale", si trova nel chiostro della foresteria e fonde colori, geometria e architettura in un'opera straordinaria. Nik divide su due facciate diverse scene appartenenti alla tradizione cristiana e alla civiltà sumera, creando un capolavoro di policromia.
Il "mosaico monumentale”, accanto alla foresteria, dove colori, forme, geometrie e architettura si fondono in un'opera straordinaria (foto Michaela Morriello)
All'interno del parco museo, è possibile ammirare molte altre sculture di Nik Spatari, e nel corso degli anni, numerosi artisti internazionali hanno contribuito al progetto con interventi specifici. Il Musaba è un vero e proprio gioiello incastonato nella natura, un luogo dove l'arte e il territorio si fondono in perfetta armonia.
Inoltre, l'ex stazione ferroviaria Santa Barbara è stata trasformata in un'abitazione con annesso laboratorio artistico e uffici, e la "Rosa dei Venti", completata nel 2013, trae ispirazione dalla posizione geografica del parco museo, che si affaccia sul mare e si fonde con la natura circostante, utilizzando materiali e pietre antiche recuperate dall'ex complesso.
Musaba non è solo arte, ma anche la testimonianza di una storia d'amore. Un sogno, quello di Nik ed Hiske, diventato realtà (foto Michaela Morriello)
Visitare il Musaba significa non solo ammirare il magnifico recupero di un luogo suggestivo ma anche immergersi nella determinazione instancabile di due artisti che hanno investito tutta la loro vita in questo progetto. Il Musaba è la testimonianza di una storia d'amore tra Nik Spatari e Hiske Maas, un sogno che è diventato realtà pezzo per pezzo, un mattone alla volta. Anche se Nik non è più tra noi, la stessa determinazione guida ancora Hiske, dimostrando che il tempo non ha scalfito la loro passione.
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