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borghi liguri
06 Ottobre 2023 - 22:00
Nascosto tra montagne maestose e valli remote, a un'altitudine di 800 metri, si trova Triora, un pittoresco borgo noto come il "Paese delle Streghe". La sua storia affonda infatti le radici nell'epoca romana, quando era abitato dai Liguri, ma è divenuto tristemente celebre per i processi di stregoneria che vi si svolsero alla fine del XVI secolo.
Una suggestiva veduta di Trioria. Il borgo si trova in provincia di Imperia
L'incubo iniziò nell'ottobre del 1587, quando la zona, considerata il granaio della Repubblica Genovese, subì due anni consecutivi di raccolti fallimentari. Gli abitanti, afflitti dalla siccità, carestia e morte del bestiame, attribuirono immediatamente questi disastri agli incantesimi delle streghe locali. In breve, circa due dozzine di donne furono accusate di essere responsabili di tali sciagure, persino di mangiare bambini. L'inquisitore genovese Girolamo Del Pozzo giunse a Triora per condurre un'indagine, che portò a tredici donne, quattro ragazze e un giovane in stato d'arresto, che confessarono sotto tortura. Alcune case furono convertite in prigioni, e la crudeltà delle torture portò alla morte di alcune prigioniere. La tragedia culminò quando Isolde Stella, una matrona sessantenne di nobili origini, non sopravvisse alle atroci torture e un'amica si gettò dalla finestra.
Triora è conosciuto come "il paese delle streghe”
Nonostante le richieste di maggior cautela da parte del Consiglio degli Anziani, l'indagine non poteva essere fermata. Solo una tredicenne fu liberata. Nel maggio del 1588, i prigionieri furono trasferiti a Genova, dove si cercò di trovare nuove vittime. Tuttavia, grazie all'intervento del doge genovese Davide Vacca, il processo fu rivisto e i torturati furono rilasciati, anche se molti di loro non fecero mai ritorno a casa. Con il passare dei secoli, Triora rimane profondamente legata a questa tragica leggenda. Statuette, dipinti murali e oggetti raffiguranti streghe riempiono il paese, e il Museo etnografico e della stregoneria, aperto solo cinque anni fa, espone dettagliatamente la vita rurale dell'epoca e i protocolli originali degli interrogatori e delle torture delle donne accusate di stregoneria.
Uno dei negozi di streghe a Triora
Ogni anno, la prima domenica dopo Ferragosto, Triora ospita la festa "Strigora", dedicata alla stregoneria. Maghe in costume invadono il borgo, seguendo un percorso che conduce fino a Cabotina, l'edificio leggendario dove si radunavano le streghe.
Tuttavia, Triora offre anche una bellezza oltre la sua storia oscura. Inserito nell'elenco dei borghi più belli d'Italia e insignito della bandiera arancione del Touring Club, il paese offre scorci panoramici mozzafiato sulla vallata, i ruderi del castello sulla rupe e la Chiesa di San Bernardino, celebre per i suoi affreschi.
Una passeggiata nel borgo di Triora è come tornare indietro nel tempo
Passeggiare per il borgo lungo i carruggi, sotto volte e archi scavati nella roccia, negli antri scuri di case diroccate, è come tornare indietro nel tempo. Ogni angolo mostra i segni del passato. Un luogo dove perdersi con il naso all’insù per osservare tutta la sua bellezza architettonica. I portali d’ardesia, infatti, sono un’altra meraviglia di Triora: da quello gotico (sec. XII) della Collegiata, a quelli dei palazzi nobili, con i simboli delle casate scalpellati via nel periodo post-rivoluzionario francese, con le architravi scolpite, i marmi abrasi, i bassorilievi su pietra nera o ardesia, e sculture affascinanti.
La Cabotina, la casa dove la leggenda vuole si radunassero le streghe
Gli appassionati della cucina italiana potranno apprezzare il ristorante "L'erba gatta", unico nel paese, che offre prelibatezze come selvaggina, agnello e lumache. Da non perdere è il pane fatto in casa di farina e crusca di Triora, diffuso tra i "37 Pani d'Italia", spesso accompagnato da ricotta d'alpeggio fermentata con erbe e spezie. La regione è anche nota per il miele, i funghi e le castagne, con gli gnocchi preparati con farina di castagne e bolliti nel latte.
Una delle specialità del borgo: il pane di Triora realizzato con farina e crusca
All'uscita da Triora, il suggestivo Ponte di Loreto, alto 120 metri, attira l'attenzione. La sua storia è segnata da tragici eventi, ma oggi è rinomato per il bungee jumping, che ha sostituito i tragici suicidi legati a delusioni amorose dopo che i parapetti sono stati assicurati con delle sbarre.
COME ARRIVARE: Uscire al casello autostradale di Arma di Taggia sull'autostrada A10 Genova - Ventimiglia.
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