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viaggi
02 Dicembre 2023 - 12:01
Case a graticcio, torrenti, tetti aguzzi, chiese bianche. Castelli da fiaba, letteralmente, soprattutto d'inverno con la neve che ammanta tutto: da uno di questi Walt Disney prese ispirazione per il maniero della Bella Addormentata nel Bosco, il più mozzafiato e scenografico dell’epopea dei grandi classici.
Non certo l’idea di Germania a cui uno è abituato, quella delle metropoli, dei trasporti rapidi e puntualissimi, della gente di fretta, cortese ma emotivamente gelida. Qui i ritmi sono lenti. Il Sud è “sud” anche qui sulla Romantische Strasse, la via romantica. Un tour in auto che più dolce non si può, in grado di sfiorare le grandi città e di stregare anche i viaggiatori dalla scorza più dura. La strada è lunga 336 chilometri e parte (o arriva, a seconda) dai confini con la Svizzera, da Neuschwanstein.
Tanto forse troppo è stato scritto a riguardo, il castello di Ludwig, il re tormentato che commissionò numerosi e stravaganti castelli fiabeschi prima di morire allegato. E lasciare la sua Baviera in bancarotta. Neuschwanstein è un castello da milioni di visitatori all’anno, panorami da cartolina e interni sfarzosissimi come una moschea di Instanbul.
Una strada “slow” non può che partire da un punto così fotografato. Poi ci si immerge tra i borghi e tra i boschi, lambendo paesi da un migliaio di anime e chiese sperse in mezzo ai pendii. Se l’erba non fosse così verde e le costruzioni così… diverse sembrerebbe quasi di essere in Toscana. La Wieskirche, la “chiesa di Wies”, ha interni sfarzosissimi. Da fuori uno non se lo aspetta. Una tappa fugace, una deviazione dal percorso che sarebbe bene fare.
Villaggi dai nomi sconosciuti (Rottenbuch, Schongau, Landsberg am Lech) e città vere e proprie come Augusta, forse la più antica della Germania, si alternano. Ognuna vale la sosta e, dato che la strada è Romantica, magari anche qualche bacio. Si beve birra a fiumi, realmente più buona di quella alla spina che si trova in Italia, e si mangia bavarese. Non solo würsterl, stinco e crauti ma anche maultaschen, ravioloni ripieni di mollica di pane, cipolle e spezie e il leberkäse, sorta di ibrido tra un insaccato e un polpettone da consumare con la senape.
Più avanti c’è Rothenburg, forse “la piccola città più bella della Germania”, Medioevo conservato egregiamente e tutti gli stereotipi che un visitatore si aspetta da questa parte di mondo. Forse non è un caso che molte fiabe del ‘600 siano ambientate qui.
Non c’è soltanto la foresta, che è nera, ci sono anche i paesini con gli infissi in legno e i gerani alle finestre. Alla fine della strada, all’altra estremità di Neuschwainstein, c’è Würzburg, luogo di fortezze e palazzi. Nel più bello, la Residenz, fatta costruire nel ‘700 dai principi-vescovi della città, c’è un ciclo di affreschi del “nostro” Giambattista Tiepolo che da solo vale il viaggio. L’importante è non avere fretta di arrivare.
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