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"Rolly Days" a Genova: un'esperienza unica tra storia e bellezza

Dal 19 al 21 gennaio tour guidati, palazzi aperti al pubblico e incontri con la cultura genovese

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

05 Gennaio 2024 - 19:30

GENOVA Rolli Days dal 19 al 21

Perché bisogna saperlo, o tutto passerà inosservato. Genova non è soltanto acquario, porto antico, quei vicoli tortuosi e fatiscenti, le librerie e i locali alternativi. Genova era anche Repubblica Marinara, potenza economico-finanziaria del Rinascimento e proprio per questo aveva i suoi palazzi nobiliari. I Rolli. Il nome viene dal termine genovese che indicava le liste per gli «alloggiamenti pubblici»: ai tempi i nobili erano costretti tramite sorteggio ad ospitare le alte personalità che si trovavano a Genova in visita di Stato. I palazzi
 si trovano nelle “strade nuove” costruite nel Seicento: via Giuseppe Garibaldi, già Strada Nuova o via Aurea, via
 Cairoli, già Strada Nuovissima, via Bensa
 e via Balbi. Comprendono una serie di edifici tardo-rinascimentali e barocchi che 
hanno, di norma, tre o quattro piani «con
 spettacolari scaloni aperti, cortili e loggiati
 che si affacciano su giardini». Molti degli
 interni, nonostante il trascorrere dei seco
li e i pesanti danni dovuti ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, presentano le decorazioni originali dei maggiori autori del manierismo e del barocco genovese. In epoche successive, le medesime abitazioni hanno ospitato viaggiatori illustri che includevano il capoluogo ligure nel loro Grand Tour. Patrimoni dell’Umanità Unesco dal 2006, due volte all’anno i Rolli aprono ai visitatori con tour gratuiti. Sono i Rolly days, forse l’appuntamento per eccellenza della cultura genovese. L'appuntamento è per dal 19 al 21 gennaio 2024 all'insegna del tema "Sacro e Profano - Ballata per Genova" Tornano i Rolli Days, nella loro prima edizione invernale.

Istituiti nel 2009, i Rolly Days sono apposite giornate in cui i palazzi, sia pubblici sia privati, sono aperti al pubblico e resi visitabili. Vengono realizzati appositi percorsi guidati in città e studenti, dottorandi e ricercatori dell'Università degli Studi di Genova illustrano i singoli palazzi ai visitatori. Anche il numero di palazzi visitabili è in continua crescita, con il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di proprietari ed associazioni. Nelle ultime edizioni inoltre l'apertura straordinaria ha coinvolto anche palazzi esterni al sistema dei Rolli, chiese e ville nobiliari, anche in periferia. Il sito web www.visitgenoa.it/rolli-days-online/ illustra nel dettaglio il progetto. Varrà la pena prenotarsi. Una giornata è assolutamente insufficiente per vedere tutto. Bisognerà scegliere. Il portale Visit-Genoa ne seleziona sette. In testa, ovviamente, palazzo Reale, costruito nel 1618 dalla famiglia Balbi, poi acquistato dai Durazzo. Che tutti lo conoscano con il nome di Palazzo Reale si deve al passaggio che nel 1823 lo consegnò nelle mani dei Savoia. Dal 1919 appartiene allo Stato e oggi è un polo museale costituito dalla dimora storica, dal giardino e dalla Galleria di Palazzo Reale, una delle quadrerie più preziose della città.

In via Garibaldi si trovano prima palazzo Bianco (vero nome: palazzo Brignole): per volontà della famiglia è diventato sede di una galleria pubblica, che coincide con una sezione dei musei di Strada Nuova a cui fanno capo anche palazzo Rosso e Palazzo Doria Tursi. Nella collezione di palazzo Rosso si possono ammirare importanti opere di arte italiana, fiamminga e spagnola. Palazzo Doria Tursi, poco lontano, è l'edificio più imponente di via Garibaldi, occupa tre isolati e mette in mostra due ampi giardini a cornice del volume centrale. La facciata policromatica che alterna pietra rosa, ardesia e marmo bianco è singolare e rappresenta il culmine del fasto delle residenze storiche. Uno stemma di Genova corona il portale che oggi è l’ingresso del municipio insediatosi qui nel 1848. L’edificio è collegato all'adiacente palazzo Bianco e ospita le ultime sale della galleria pubblica dove è esposta anche la “Maddalena Penitente” di Antonio Canova.

Palazzo Bianco

E ancora, sulla stessa via, al civico 18, palazzo Rosso. Il nome arriva dalla facciata. Visitabile oggi come parte dei Musei di Strada Nuova (insieme a Palazzo Bianco e a Palazzo Tursi), la dimora è decorata ad affresco da alcuni dei pittori più importanti del Seicento ligure e mantiene intatto il suo fascino grazie alla presenza del mobilio originale e all’esposizione di molte opere della preziosa quadreria della famiglia Brignole-Sale, che comprende dipinti di Veronese, Guercino, Dürer e Van Dyck.

Palazzo Rosso

Palazzo Doria-Tursi

Palazzo Lomellino, che insiste su via Garibaldi, oltre allo scalone, alle armonie architettoniche, al trionfo di stucchi e alle sale affrescate dal pittore seicentesco Bernardo Strozzi, è celebre per il Giardino Segreto, rigoglioso di piante e popolato da creature mitologiche scolpite nella pietra.

palazzo Lomellino

All’ultimo piano di palazzo Spinola è collocata la Galleria Nazionale della Liguria che insieme alle acquisizioni pubbliche custodisce capolavori della collezione Spinola come “Ecce Homo” di Antonello da Messina, mentre ciò che rende celebre palazzo Grimaldi (vero nome: palazzo della Meridiana) sono la forte pendenza su cui è edificato e gli inserti liberty progettati dall’architetto Coppedè in una ristrutturazione commissionata all’inizio del Novecento. Recentemente restaurato, il palazzo è stato aperto con funzioni museali.

palazzo Spinola

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