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13 Settembre 2024 - 17:58
Promossa dal Comune di Milano – Cultura e patrocinata dal Ministero della Cultura e dalla Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, la mostra - prodotta in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo e curata da Patricia G. Berman con il supporto di Costantino D’Orazio - è un omaggio all'artista norvegese, uno dei principali esponenti del Simbolismo e precursore dell'Espressionismo.
Edvard Munch (1863-1944), noto per la sua capacità di esplorare le emozioni umane più profonde e tormentate, è stato segnato fin dalla giovane età da una serie di tragedie familiari che hanno influenzato profondamente la sua arte. La perdita della madre e della sorella, la morte del padre, e una relazione tormentata con Tulla Larsen hanno costituito il terreno fertile per il suo straordinario percorso creativo. Attraverso volti senza sguardo, paesaggi inquietanti e un uso potente del colore, Munch ha saputo tradurre il dolore e l’angoscia in opere di impatto universale, diventando uno degli artisti più iconici del Novecento.
La retrospettiva di Milano, che si articola in sei sezioni tematiche, presenta 100 opere che spaziano dai celebri dipinti alle litografie, tra cui una delle versioni de L’Urlo (1895), La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922-1924), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900-1901) e Danza sulla spiaggia (1904). Ogni sezione esplora diversi aspetti della poetica di Munch, dal suo "grido interiore" che lo ha reso celebre, alla sua esplorazione delle forze invisibili che animano l'universo.
La prima sezione illustra come Munch, influenzato inizialmente dal naturalismo norvegese e poi dalle correnti impressioniste e simboliste europee, abbia sviluppato uno stile unico capace di catturare l’interiorità umana. In mostra, opere come Autoritratto (1881-82) e Il circolo bohémien di Kristiania (1907) mostrano l'evoluzione del suo linguaggio artistico.
Una sezione dedicata ai ricordi e alle perdite, che pervadono le opere di Munch sin dagli anni ’80 del XIX secolo. Qui troviamo capolavori come Sera. Malinconia (1891) e La morte nella stanza della malata (1893), che riflettono la sua capacità di trasformare il dolore personale in immagini di profonda risonanza universale.
Questa sezione esplora la complessità dei rapporti umani e il tema della sessualità, centrale per Munch. Opere come Madonna (1895) e Coppie che si baciano nel parco (1904) mostrano il suo interesse nel rappresentare le forze emotive che governano le relazioni.
Un capitolo poco noto della vita di Munch è il suo rapporto con l'Italia. I viaggi a Firenze, Roma e Venezia hanno influenzato il suo lavoro, ispirato dai maestri rinascimentali e dai tesori artistici italiani. In mostra, opere come La tomba di P.A. Munch a Roma (1927) riflettono questo dialogo tra l’artista norvegese e la tradizione italiana.
Questa sezione esplora la fascinazione di Munch per le forze invisibili che governano l'universo, influenzato dalle teorie scientifiche e filosofiche dell'epoca. Opere come Uomini che fanno il bagno (1913-1915) e Il falciatore (1917) illustrano questa dimensione cosmica e spirituale.
Infine, la mostra si chiude con una riflessione sull’autoritratto, un genere in cui Munch eccelleva. La sua serie di autoritratti non è solo una rappresentazione del sé, ma anche una meditazione sull’identità e sull’evoluzione interiore dell’artista.
La retrospettiva milanese è arricchita da un palinsesto di eventi che coinvolgeranno diverse realtà culturali della città, permettendo un approfondimento ulteriore della figura di Munch e dei temi delle sue opere. La mostra vede la partecipazione di vari partner, tra cui Statkraft e Generali Valore Cultura come sponsor, Ricola come special partner e Dimensione Suono Soft come radio partner.
Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per riscoprire Edvard Munch, non solo come l'autore de L'Urlo, ma come un esploratore dell’animo umano, capace di rendere visibile l’invisibile. Il suo linguaggio pittorico, innovativo e potente, continua a parlare anche agli spettatori del XXI secolo, invitandoli a confrontarsi con le proprie emozioni e paure.
Prenotazioni
T +39 02 892 99 21
www.palazzorealemilano.it
www.arthemisia.it
Biglietti
Open € 17,00
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00 – €10,00
L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)
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