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Manovra 2022, settimana chiave

La Legge di Bilancio di Draghi e Franco mette sul piatto 30 miliardi di euro

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

04 Novembre 2021 - 13:48

Manovra 2022, settimana chiave

Il presidente del Consiglio Mario Draghi con il ministro dell’Economia Daniele Franco

Dopo il via libera del Consiglio dei ministri il testo della Legge di Bilancio 2022 è stato inviato al Senato, dove inizierà quest’anno la sessione di esame della manovra. Lavoratori, imprese, famiglie, giovani: distribuisce 30 miliardi a tutte le categorie la prima legge di Bilancio firmata da Mario Draghi e Daniele Franco. Una maxi manovra anche nella forma, 185 articoli, che rinnova il Superbonus 110% e cancella il Cashback, cambia il Reddito di cittadinanza e introduce la riforma degli ammortizzatori sociali.

Una maxi manovra anche nella forma, 185 articoli

Ma nella novantina di pagine della bozza c’è spazio per i fondi per il Giubileo (1,4 miliardi) come per quelli per tenere sotto controllo le specie esotiche invasive, per aumentare le indennità dei sindaci delle grandi città, per stanziare 4 miliardi in più per sanità e vaccini, 1 miliardo per la cultura, 300 milioni per la proroga degli insegnanti assunti durante l’emergenza Covid, per la Cig per Alitalia e anche per consentire il rimborso dei biglietti della vecchia compagnia per tutto il 2022.

I FOCUS

Nei focus qui sotto gli interventi principali contenuti nel testo su quattro temi essenziali.
Per quanto riguarda la parte fiscale, è in corso la discussione in Commissione al Senato sul Decreto legge fisco-lavoro (collegato alla Legge di bilancio), che ha incassato già il favore di Confartigianato, che ha espresso un giudizio positivo «nella parte che introduce misure in materia fiscale, prevedendo l’introduzione di ulteriori proroghe alla riscossione coattiva dei carichi sospesi a seguito della pandemia Covid-19, e in materia di ammortizzatori sociali, attraverso il rifinanziamento dell’assegno ordinario di cassa integrazione in deroga con causale Covid-19, per un periodo pari a 13 settimane, collocate tra l’1 ottobre e il 31 dicembre 2021». Trova conferma, quindi, l’ipotesi delle proroga degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti sino a fine anno per il settore moda-tessile-calzaturiero, provvedimento che riguarderebbe in modo particolare le aziende della nostra zona.

Intanto la Cgil ha diffuso i risultati di un rapporto della Fondazione Di Vittorio suSalari e occupazione”: in Italia nel 2019, prima della pandemia, circa 5 milioni di persone avevano un salario effettivo non superiore ai 10 mila euro lordi annui, tutte persone con “discontinuità lavorativa”. E nel 2020, con l’esplodere della pandemia, il salario medio di un dipendente a tempo pieno in Italia è diminuito del 5,8%.

  • PENSIONI, LA QUOTA 102 - I nuovi requisiti richiesti

Per un altro anno non si tornerà alla legge Fornero. I requisiti salgono a quota 102, 64 anni di età e 38 di contributi.
Una misura che si rivolge a una platea molto ristretta, ossia solamente a coloro che nell’anno in corso non sono riusciti a raggiungere per poco i 38 anni di contributi richiesti per l’accesso a Quota 100. “Poche migliaia di persone”, fanno sapere i sindacati. Arrivano 600 milioni in tre anni per i lavoratori delle Pmi in crisi che potranno uscire con 62 anni.

Una misura che si rivolge a una platea molto ristretta

Si allarga la platea dell’Ape (anticipo pensionistico) social, in cui entrano tra l’altro estetisti, magazzinieri e anche le maestre, mentre cambiano i requisiti di Opzione donna con il limite di età che sale di due anni (60 per le lavoratrici dipendenti e 61 per le autonome). Per le donne arriva però qualche buona notizia a partire dallo sconto del 50% dei contributi per chi rientra al lavoro dopo la maternità. Il congedo obbligatorio per i papà, peraltro, viene stabilizzato a 10 giorni, mentre arriva un finanziamento di 52 milioni per garantire la parità salariale. Draghi garantisce ai sindacati che a gennaio verrà istituito un tavolo di confronto per una riforma strutturale delle pensioni.

  • REDDITO DI CITTADINANZA - Tagli e controlli contro gli abusi

Cambia il reddito di cittadinanza, con l’obiettivo di rivederne i requisiti di accesso e incentivare al lavoro coloro che rientrano nella platea dei cosiddetti occupabili e con una stretta sui controlli per evitare abusi. Per incentivare la ricerca del lavoro i dettagli sono ancora in fase di valutazione: la bozza prevede un decalage di 5 euro al mese a partire dal sesto mese, per i soli “occupabili”, la revisione dei criteri per l’offerta congrua. Vengono riviste anche le norme riguardanti la cosiddetta offerta congrua, con il reddito di cittadinanza che decade già al secondo rifiuto (e non più al terzo come avviene oggi). Esclusi dal taglio del sesto mese i nuclei con bambini di età inferiore ai tre anni come pure quelli con disabili gravi o non autosufficienti. Nessuna riduzione neppure per chi riceve meno di 300 euro (limite moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza). Previsto anche che il reddito di chi trova lavoro non azzeri l’assegno. Non c’è spazio, per il momento, per i Navigator, i quali sperano in una proroga del contratto di collaborazione in scadenza il 31 dicembre 2021.

Nessuna riduzione per chi riceve meno di 300 euro

  • I BONUS PER LA CASA - 110% fino alla fine del 2022

Ci si appresta a rinnovare il superbonus, prorogando scadenza fino al 31 dicembre 2022 (quindi per altri sei mesi), anche per le abitazioni singole. Tuttavia, tra le novità, vi è l’introduzione di un tetto Isee per beneficiarne che dovrebbe essere pari a 25.000 euro. Prevista la proroga al 2023 riservata ai lavori in condominio e agli IACP, istituti autonomi delle case popolari (in Lombardia Aler). Confermata anche la possibilità di godere dello sconto in fattura, fino al 2025, ma solamente per il superbonus. Confermati anche altri bonus, come ad esempio il bonus mobili/ elettrodomestici (ma con un taglio della spesa) o anche le agevolazioni per la prima casa acquistata da Under 36. Previsto poi uno sconto sull’affitto per i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni, a patto che abbiano un loro reddito. La detrazione è del 20% fino a 2.400 euro, con limite di reddito a 15.493 euro. Per quel che riguarda il bonus facciate, altrimenti destinato a scomparire a fine 2021, la manovra prevede la proroga di un anno ma con aliquota ridotta di un terzo. Possibili infatti usufruirne anche per le spese del 2022 ma con detrazione al 60% contro l’attuale 90%.

Superbonus: tra le novità vi è l’introduzione di un tetto Isee per beneficiarne

 

  •  LA RIFORMA FISCALE - A disposizione 8 miliardi

Nel corso dei due anni pandemici l’obiettivo principale è stato quello d’immettere liquidità, così da dare a famiglie e imprese la possibilità di reagire alla crisi economica, l’urgenza per il 2022 pare essere quella di abbassare le tasse, attuando una riforma fiscale ad ampio raggio (invocata da diversi schieramenti politici). Per il taglio delle tasse c’è a disposizione un fondo di 8 miliardi di euro. Bisognerà vedere su quali voci il Governo interverrà e questo lo si saprà solamente nelle prossime settimane. In ballo discussioni su IRPEF, IRAP e Cuaf, ossia il contributo che le aziende versano per gli assegni
familiari. Su questi punti nel testo approvato in Consiglio dei Ministri non ci sono ulteriori dettagli. Nel calcolo della riduzione del peso del fisco il governo aggiunge anche la cancellazione dell’aggio per 990 milioni, il rinvio di sugar e plastic tax, l’Iva al 10% per la tampon tax, gli incentivi per la casa e per le imprese e i 2 miliardi contro il caro-bollette energia, che serviranno però solo per il primo trimestre e potrebbero tradursi in una riduzione delle aliquote Iva. Si arriva in tutto a 12 miliardi nel 2022.

L’urgenza per il 2022 pare essere quella di abbassare le tasse

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