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IL CASO

Fanghi, intervenga la Provincia

La protesta di alcuni residenti: non possiamo nemmeno aprire le finestre per far cambiare aria

Mario Pacali

Email:

mario.pacali@ievve.com

26 Ottobre 2022 - 16:50

C’è chi aveva scelto le nostre zone, meglio ancora, la campagna, per respirare aria buona invece si è trovato a fare i conti con la puzza dei fanghi al punto che «non possiamo nemmeno aprire le finestre per far cambiare aria alla casa». E chi invece nei campi ci vive e soprattutto ci lavora, ma si tiene alla larga dall’utilizzo dei fanghi in agricoltura. E accanto a loro anche alcuni rappresentati del comparto ristorazione che spesso hanno dovuto fare i conti con banchetti all’aperto invasi dalle mosche.

La protesta di alcuni abitanti della Lomellina che si sono ritrovati davanti alla chiesa del Crocefisso, in territorio di Gambolò


Nei giorni scorsi alcuni residenti della zona compresa tra Gambolò, Borgo San Siro e Garlasco, si sono trovati nei pressi della chiesa del Crocefisso, in territorio di Gambolò. Con loro anche due esponenti di Italia Viva, i coordinatori territoriali Barbara Verza ed Enzo Rossato. «Non vogliamo strumentalizzare la questione sotto il profilo politico, ma occorre fare chiarezza».  Per questo - dicono - è necessario un incontro urgente con la Provincia: «servono controlli per far rispettare i regolamenti e le leggi esistenti. E qui, come ovunque in Lomellina, i controlli mancano».

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