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VIGEVANO

Tribunale, il sottosegretario Delmastro riaccende la speranza

«Quella riforma ha solo spento la luce della legalità in molti territori, compreso il vostro»

Mario Pacali

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mario.pacali@ievve.com

12 Gennaio 2023 - 15:33

Tribunale, il sottosegretario Delmastro riaccende la speranza

Si riaccendono le speranze per il ripristino del Tribunale di Vigevano unitamente alla Procura della Repubblica. Dopo il reinvio a al nuovo governo a fine novembre del Progetto di legge al Parlamento approvato dal consiglio regionale, sulla questione della revisione di quella scellerata riforma che nel 2012 aveva portato alla cancellazione di numerosi Tribunali lungo lo stivale, arrivano le parole importanti del sottosegretario alla Giustizia, l’onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove, parlamentare eletto nelle fila di Fdi originario di Gattinara, nel vercellese, che nella vita svolge la professione di avvocato. Proprio domenica, l’onorevole Delmastro aveva rilasciato un’intervista a “La Stampa” sulla questione Tribunali. Dicendo a chiare lettere che quella riforma non piace al governo Meloni e che occorre mettere mano per sanarne i guai. Così come previsto nel programma di governo del centrodestra.

L'onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia del governo Meloni

Lo abbiamo contattato nella giornata di lunedì. E siamo andati diretti: esiste la concreta possibilità di riaprire il Tribunale di Vigevano unitamente al ripristino della Procura? «Non sono abituato a vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso - le sue prime parole - posso dire che il caso Vigevano, al pari di altre situazioni che hanno visto muoversi numerose Regioni in questi mesi, è all’attenzione del governo».

«Sicuramente - aggiunge il sottosegretario alla Giustizia - occorre prendere atto che quella riforma che ha portato alla soppressione di una trentina di Tribunali unita- mente alle sedi staccate, si è rivelata un fallimento. I risultati che dovevano essere alla base del provvedimento assunto all’epoca dal Ministro Severino, non sono mai arrivati. Non ha garantito la celerità dei giudizi che prometteva, non ha rispettato il concetto europeo della giustizia di prossimità che rappresenta un valore». Ed a questo possiamo aggiungere la totale assenza di risparmi, l’aggravio di spese e disagi per i cittadini e per le imprese. L’accentramento ha solo provocato danni e allungamento dei tempi processuali, sia nel penale che nel civile. «Ma soprattutto - prosegue Delmastro - ha spento in troppi luoghi la luce della legalità rappresentata da una sede giudiziaria. Ci sono territori - e tra questi anche quello afferente alla vostra città - dove la presenza della criminalità organizzata è importante e pressante. E non puoi permettere di sguarnire zone come la vostra da un presidio di giustizia».

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