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MILANO
30 Marzo 2023 - 18:01
La situazione idrica in Lombardia è allarmante, come evidenziato durante il tavolo permanente regionale sulla crisi idrica tenutosi oggi a Palazzo Pirelli. Secondo i dati emersi durante l'incontro, il deficit di acque a livello regionale è ai massimi storici, con una mancanza di 2 miliardi di metri cubi rispetto alle riserve idriche medie del periodo. Attualmente, sono disponibili solo 1,4 miliardi di metri cubi di acqua, rappresentando un deficit del 57% rispetto alla media storica. È importante notare che questa cifra è in linea con i dati dello scorso anno.
Il tavolo permanente regionale ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, l'assessore con delega all'Utilizzo della ricorsa idrica, Massimo Sertori, l'assessore all'Agricoltura e Sovranità alimentare, Alessandro Beduschi, e l'assessore all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione. Inoltre, erano presenti tutte le associazioni di categoria del mondo irriguo e agricolo, che hanno condiviso con la Regione la necessità di rinviare l'avvio della stagione irrigua e proseguire nello stoccaggio della risorsa.
La situazione è critica, e le autorità regionali e le associazioni di categoria stanno lavorando per affrontare la crisi idrica. Rinviare l'avvio della stagione irrigua e continuare nello stoccaggio della risorsa idrica sono alcune delle soluzioni proposte per garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche in Lombardia.
Alcuni dei partecipanti al tavolo regionale permanente sulla crisi idrica svoltosi oggi pomeriggio a Palazzo Pirelli
«La situazione - ha spiegato il presidente Fontana, aprendo i lavori - rimane difficile. Come Regione Lombardia, fin da dicembre, abbiamo puntato su azioni mirate alla cautela e al "risparmio” delle risorse idriche. L'assenza di precipitazioni continua a non aiutarci, un piccolo segnale positivo giunge dall'essere riusciti, quantomeno, a fermare la discesa dell'altezza dei laghi, con un piccolo recupero, nell'ultimo mese, di circa 80 milioni di metri cubi di invaso".
«Se non ci saranno precipitazioni nella tarda primavera - ha aggiunto l'assessore Sertori - sarà inevitabile procedere come nello scorso anno ad una gestione “emergenziale”, con una stagione irrigua posticipata». A tal fine è stata chiesta la collaborazione dì tutti i soggetti produttivi per gestire al meglio l'acqua disponibile. «Fin qui le manovre immediate - conclude Sertori - per affrontare la stagione irrigua che si prospetta problematica. Ci sono poi una serie di interventi a medio lungo termine che risultano fondamentali, tra questi alcuni già in itinere come il cantiere paratie del lungolago di Como e le opere di bypass lago di Idro. Tutti gli investimenti andranno portati avanti in sinergia con il Governo. Da ultimo bisognerà avviare una serie di interventi e aiuti al comparto dell'agricoltura, sia per i sistemi irrigui, che per le tipologie di cultura».
Al tavolo regionale è stata assunta la decisione di far slittare l'avvio della stagione irrigua
E proprio l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi ha evidenziato come «la decisione di posticipare l'avvio della stagione irrigua sia presa con l'intento di risparmiare acqua e razionalizzarne l'uso in vista delle prossime decisive settimane. Preso atto della situazione, si è scelto di agire con la massima razionalità e con la trasparenza data dal confronto continuo con le Organizzazioni agricole, che hanno condiviso in questi giorni la strategia regionale. Accanto a questi provvedimenti - ha aggiunto Beduschi- si deve però affiancare la pianificazione per il domani, fatta di investimenti per razionalizzare l'uso dell'acqua in tutti gli ambiti e per favorire soluzioni innovative per la bacinizzazione, l'infrastrutturazione e per la progressiva introduzione di tecniche innovative per l'utilizzo nei campi, sostenendo in questa transizione le nostre aziende agricole».
Servono soluzioni innovative per la bacinizzazione e l'infrastrutturazione
Anche l'assessore all'Ambiente e Clima, Giorgio Maione, è intervenuto sul tema: «Sono molteplici le linee d'azione da porre in essere. Adesso, come giusto che sia - ha spiegato - dobbiamo concentrarci sull'emergenza. Poi, ci attiveremo sulla pianificazione per arginare questa problematica che riguarda non solo la Lombardia, ma molte altre zone d'Italia. Dobbiamo puntare anche su comportamenti culturali e sull'educazione delle persone, oltre che su progetti infrastrutturali. L'Assessorato all'Ambiente e al Clima sarà in prima linea per mettendo in campo le proprie competenze».
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