«Da Ceffa non una telefonata, e pure dal partito a Vigevano nessuna comunicazione»

«Voi vigevanesi non smettete mai di stupirci». Prova a scherzare Antonio Bobbio Pallavicini, da un paio di settimane al vertice di Forza Italia provinciale. Ma è solo un momento. Perchè - la battuta viene facile - in quel di Pavia sono in questo momento più neri che azzurri. «Non posso che prenderne atto, con disappunto, per il metodo utilizzato. Non entro nel merito del rimpasto, anche se ho delle perplessità... Faccio gli auguri di buon lavoro, ma solo di default», prosegue il numero uno provinciale di Fi.

«C’è un tema politico che dovrà essere affrontato. Il fatto di non aver ricevuto una comunicazione, una telefonata, da parte del sindaco di Vigevano, mi lascia perplesso. Era doveroso da parte sua, per una questione di rispetto istituzionale». Ma non è la sola grana. «Spiace - continua il neo coordinatore provinciale degli azzurri - che non ci siano stati contatti e comunicazioni anche da parte della componente vigevanese del partito. Martedì mattina il vice coordinatore regionale Antonello Galiani ha parlato con il capogruppo Alessandro Rubino in occasione della visita dell’assessore regionale Bertolaso all’ospedale di Vigevano, e non gli è stato detto nulla al riguardo. Sarà quindi necessario da parte mia approfondire la questione con il coordinatore di Vigevano, al fine di capire chi ha deciso cosa». Quindi arriverà la “mannaia” anche sui vertici della città ducale? «Non agisco mai d’impeto: voglio confrontarmi per capire le dinamiche. Di certo la ritengo un’occasione persa per il centrodestra e per Vigevano».

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In attesa dell’approfondimento - o della notte dei lunghi coltelli, come tutto lascia supporre - nella giornata odierna il coordinatore ha nominato ufficialmente i suoi due vice. Il primo è Andrea Itraloni, sindaco di Copiano che diventa il nuovo responsabile degli enti locali, “spodestando” dal ruolo - e pure qui si annuncia uno scontro frontale - l’architetto Franco Varini di Mortara che ha già lanciato il guanto di sfida: «se Bobbio è così trasparente e non un dittatore che impone, venga a fare un dibattito pubblico con il sottoscritto in televisione, davanti a tutta la stampa locale». Il secondo è invece Riccardo Invernizzi, figlio del consigliere regionale Ruggero, presidente del consiglio comunale di Garlasco che si occuperà della comunicazione e della riorganizzazione della base giovanile del partito.

«Forza Italia - conclude - deve ripartire con la voglia di aggregare. Oggi più che mai si deve tornare a parlare di contenuti, a tutti i livelli, dal nazionale all’ente locale. Occorre argomentare e soprattutto dare risposte ai cittadini ed ai territori. Il partito degli ultimi tempi, non nascondiamoci, stava perdendo uomini e donne. Per questo è necessario tornare a marcare la nostra identità».