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VIGEVANO
06 Settembre 2023 - 19:18
«Ci siamo rimboccati le maniche, è vero. Ma non vorrei che qualcuno dimenticasse in fretta quanto avvenuto. Qui abbiamo davvero bisogno di aiuto». E l’appello del sindaco di Vigevano, anche a nome del territorio, è diretto a Stato e Regione Lombardia. «Ho chiesto impegno e attenzione rispetto a quanto avvenuto nel pomeriggio del 26 agosto. Non vorrei che si pensasse che qui non ci siano più necessità ed esigenze. Il nostro territorio ha subìto un danno enorme». La prima stima dei danni è impressionante: circa 42 milioni di euro. Il totale della somma segnalata ai vari Comuni che, con in testa Vigevano, hanno chiesto al Pirellone lo “stato di emergenza”.
Tetti di abitazione scoperchiati alla periferia della città
Di questi, la metà nella sola città ducale: otto milioni per ripristinare beni pubblici, dal cimitero agli edifici comunali, per arrivare a segnaletica e verde urbano. Un milione di euro i danni provocati dalla “tempesta perfetta” di fine agosto all’Ospedale civile. Quattro milioni la prima stima dei danni segnalati dai privati relativi a tetti scoperchiati, problemi provocati agli edifici da materiali che sono volati ed hanno colpito case e palazzi durante la bufera. Ben dodici i milioni di euro denunciati dal mondo produttivo vigevanese, per danni arrecati a imprese e laboratori unitamente agli stop forzati della produzione, quindi mancato guadagno per le aziende. In totale 21 milioni di euro.
Al cimitero di Vigevano sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza dopo che una quarantina di alberi di grosse dimensioni si sono abbattuti sulle tombe provocando gravi danni. Da martedì è stata riaperta l'ala nuova, quella comunemente denominata "oltreMora”. Da sabato si riapriranno tutti i cancelli, ma alcune zone saranno off-limits. Dal Comune un invito al buon senso: chi si reca all'interno del Cimitero, a partire da sabato, rispetti le zone che sono state interdette ai visitatori.
Mortara ha denunciato otto milioni e mezzo di euro di danni: di questi un milione per il cimitero e mezzo milione tra edifici pubblici e patrimonio boschivo; sette milioni quelli segnalati dai privati. A Cassolnovo i danni ammontano a 4 milioni di euro: un milione quelli dichiarati dai privati per le abitazioni; circa tre milioni quelli arrecati alle attività produttive, di cui circa la metà ad aziende agricole del paese. Due milioni di euro la stima del dopo bufera a Gambolò: un milione e 800mila quelli dichiarati dai privati; duecentomila euro i danni subìti dagli edifici pubblici. A Parona sono invece quantificati in due milioni e 800mila euro i guai lasciati dal maltempo: di questi due milioni per danni ai privati, il restante per i problemi causati ad edifici e strutture pubbliche. Limitati - ovviamente rispetto alle altre realtà territoriali - invece i danni provocati a Garlasco (470mila euro) ed a Borgo San Siro (341mila euro).
Via Cavo Bogino: la strada non è percorribile dal primo pomeriggio di sabato 26 agosto causa alberi crollati
Sono ancora in via di quantificazione da parte del Parco del Ticino i danni causati dal maltempo al patrimonio boschivo del Consorzio ed alle strutture di proprietà che si trovano all’interno dell’area protetta del fiume.
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