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VIGEVANO

Fotografie come forme d'arte anche nelle situazioni di disagio

Venerdì nella Sala Leonardiana del Castello l'inaugurazione della mostra "I Colori delle Ombre – Riflessi Nascosti dell’Anima” promossa dalla Fondazione Maddalena Grassi. La rassegna è aperta nelle giornata del 5, 6 e 7 ottobre. L'ingresso è libero.

Mario Pacali

Email:

mario.pacali@ievve.com

03 Ottobre 2023 - 14:36

Fotografie come forme d'arte anche nelle situazioni di disagio

"I Colori delle Ombre – Riflessi Nascosti dell’Anima”. E’ questo il titolo della mostra che verrà ufficialmente inaugurata venerdì 6 ottobre all’interno della Sala Leonardiana del Castello di Vigevano.

L’esposizione, aperta al pubblico nei giorni 5, 6 e 7 ottobre dalle ore 10.30 alle oltre 16.30, è un'occasione unica per immergersi in un'esperienza artistica e umana straordinaria. Organizzata dalla Fondazione Maddalena Grassi, un ente senza scopo di lucro che si dedica all'assistenza sanitaria e sociosanitaria, domiciliare, residenziale e semiresidenziale, l'evento è stato creato con l'obiettivo di "accogliere e condividere il bisogno della persona che soffre a causa dell’infermità e della malattia, in qualsiasi sua manifestazione, attraverso la promozione di capacità e forme di assistenza domiciliare e ospedaliera, in tutte le sue specificazioni, che siano rispettose della persona nella sua totalità," come indicato nello statuto della fondazione.

Alcune immagini in anteprima della mostra che verrà ufficialmente inaugurata venerdì nella Sala Leonardiana del Castello di Vigevano

Ciò che rende questa mostra straordinaria è il suo significato profondo e l'approccio unico che vi è stato adottato. Il progetto è il risultato di discussioni e interazioni con gli utenti della Fondazione Maddalena Grassi, che hanno non solo partecipato alla mostra in modo pratico ma hanno anche intrapreso un significativo percorso di autoconsapevolezza. Questo percorso ha permesso loro di scoprire potenzialità spesso nascoste dalla malattia, dando vita a una vera e propria espressione artistica.

Le fotografie esposte in bianco e nero contengono un elemento colorato che funge da filo conduttore per tutta la mostra. Questo simbolismo rappresenta la lotta tra luci ed ombre nella vita delle persone coinvolte. Le immagini catturano istantanee di vita quotidiana, ritraendo gli utenti e gli operatori della Fondazione nella loro spontaneità. La mostra mira a dimostrare che una diagnosi non deve essere un'identificazione con la patologia stessa, ma può arricchire la vita dell'individuo di senso ed emotività.

Il progetto della mostra è stato sviluppato presso il Centro Diurno della Fondazione Maddalena Grassi.  Ventitrè gli utenti coinvolti

Il progetto, sviluppato nel corso di dieci mesi presso il Centro Diurno della Fondazione Maddalena Grassi, ha coinvolto con dedizione e passione gli operatori Claudia Mazzei, Cristina Savino, Fabiana Lisita, Roberto Lombardi e Sara Asperges. Ventitré utenti hanno contribuito alla realizzazione della mostra, portando alla luce i colori nascosti delle loro anime.

Attraverso questa iniziativa, la Fondazione dimostra che i colori espressi attraverso le fotografie possono diventare un'autentica forma d'arte anche nelle situazioni di disagio, senza perdere in qualità e sensibilità. L’ingresso è libero.

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