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Vigevano, lo studio
10 Novembre 2023 - 17:20
Tempi difficili. Uno studente su quattro di prima media (è statistica, quindi freddi numeri ma frutto di uno studio dettagliato) soffre di disagi di qualche tipo legati all’apprendimento. Non sono per forza tutti Dsa, sigla pressoché sconosciuta negli scorsi decenni ed ora ubiqua: tra ragazzini stranieri appena arrivati che non padroneggiano l’italiano e altre possibili diagnosi tipo Adhd (il disturbo dell’attenzione) o ritardi più o meno gravi, la situazione è delicata.
Questo è il resoconto del secondo anno di progetto Domani Saremo Autonomi, sponsorizzato da SeLeggo (capofila), Rotary, Lions e Stav. L’assessore alle politiche educative Paola Eleonora Fantoni e il consigliere comunale di maggioranza Paola Cavallini hanno reso noti i dati ieri, mercoledì, in sala consiliare, e lo hanno specificato: «il progetto continua». «Tramite test matematici e linguistici proposti lo scorso anno in tutte le classi prime medie della città – hanno spiegato – che ci hanno permesso di esaminare 412 studenti sui 698 totali, è emersa una percentuale del 25,7 di disagi vari. Non si è potuto testare tutti, tra gli assenti e gli alunni con una diagnosi già certa. Questi dati fanno riferimento a un campione non standardizzato che a causa delle assenze e delle mancate adesioni al progetto sono risultati superiori a quanto atteso e vanno dunque interpretati con cautela».
Cavallini e Fantoni
La didattica a distanza, che ha costretto i ragazzi in casa per un paio d’anni con difficoltà di ogni tipo (connessioni assenti, difficoltà tecnologiche assortite) non ha certo aiutato. Si tratta di carenze sottotraccia, spesso difficili da individuare. «Il nostro piano di intervento – proseguono – è sia singolo sia collettivo. Tramite le scuole i genitori riceveranno lettere personalizzate, che evidenziano anche la gravità delle carenze del ragazzo. Incontreremo non solo i dirigenti scolastici ma anche i coordinatori di classe. Riteniamo infatti che le famiglie debbano avere punti di riferimento che ora mancano. Servono sportelli educativi e di ascolto. Presenteremo questi dati e le nostre idee all’assessore regionale Elena Lucchini».
Domani Saremo Autonomi, il cui acronomo è “Dsa” ma declinato in forma di speranza e superamento dei propri limiti, continuerà per il terzo anno con i medesimi test ma nelle classi prime superiori, molto più numerose. Avendo già almeno otto anni di scuola dell’obbligo alle spalle, si aspetterà che prima vengano effettuati i primi test preliminari e poi, eventualmente, i ragazzi verranno indirizzati dallo psicologo. Negli anni successivi l’obiettivo di Fantoni e Cavallini è proseguire ulteriormente, col sostegno di Regione Lombardia e proporre incontri tra i vari gradi delle scuole, per valutare i percorsi.
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