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VIGEVANO

Il provinciale mette fuori dalla porta vice sindaco, assessore e i due consiglieri

Bobbio a gamba tesa: Rubino, Soresina, Segù e Fantoni non rappresentano più il partito. E questo è un messaggio per Cattaneo e per tutto il centro destra di Vigevano

Mario Pacali

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mario.pacali@ievve.com

10 Gennaio 2024 - 15:06

Il provinciale mette fuori dalla porta vice sindaco, assessore e i due consiglieri

Come per il nostro fiume, di azzurro è rimasto davvero poco. Perché il cielo sotto Forza Italia segna da mesi maltempo, con tendenza alla “tempesta perfetta” che si sta abbattendo a pochi giorni dal Congresso provinciale (convocato per il 28 gennaio a Pavia). Un Congresso che sarà anche una sorta di resa dei conti, visto i fuochi incrociati che ormai da tempo dominano la scena politica degli uomini del Cavalieri all’ombra della torre del Bramante.

L’ultima puntata della “notte dei lunghi coltelli” è arrivata questa mattina, con un comunicato firmato da Antonio Bobbio Pallavicini, coordinatore provinciale del partito, nominato dal nuovo corso di Forza Italia al posto dell’onorevole Alessandro Cattaneo, silurato dai nuovi vertici. E proprio dalle dichiarazioni del deputato pavese, rilasciate all’Informatore a fine dicembre, parte l’affondo di Bobbio Pallavicini. Cattaneo aveva detto a chiare lettere che non spetta al nuovo corso affermare chi fa parte o meno di Forza Italia (ricordiamo che a Vigevano, in consiglio, vi sono due gruppi consiliari che portano lo stesso nome - o quasi - quello uscito dalle elezioni e che ha portato due suoi esponenti in giunta, ed un secondo annunciato nel settembre scorso che ha portato a vestire la maglia degli azzurri agli ex leghisti Giulio Onori e Rimma Garifullina, ed all’ex candidato sindaco della civica sostenuta da Azione e Italia Viva, Giuseppe Squillaci). Chiaro riferimento, quello di Cattaneo, allo scontro in atto tra il commissario di Vigevano, l’ex vice sindaco Antonello Galiani (oggi vice coordinatore regionale di Fi) e il gruppo consiliare uscito dalle elezioni che non ha mai accettato i nuovi “acquisti”.

I "nuovi acquisti” di Forza Italia: gli ex leghisti Giulio Onori e Rimma Garifullina e l'ex candidato sindaco della civica sostenuta da Italia Viva e Azione, Giuseppe Squillaci

L’affondo di Bobbio, dicevamo. Meglio, l’entrata a gamba tesa, per usare un termine calcistico. «Su Vigevano - dice - le cariche del Partito riconosciute ed avallate sono: Antonello Galiani Commissario su Vigevano e Vicecoordinatore Regionale; Marco Demarziani delegato per i rapporti con il Sindaco, la Giunta e i gruppi consiliari di Vigevano». Poi il botto finale. «Il gruppo consiliare denominato Forza Italia PPE Vigevano 2025 è l’unico che rappresenta Forza Italia all’interno del consiglio comunale di Vigevano. I consiglieri Alessandro Rubino e Omar Soresina, gli assessori Marzia Segù, e Paola Fantoni, per scelta autonoma hanno deciso di non seguire le linee del Partito e quindi non sono più espressione politica di Forza Italia e non la rappresentano». E questa del coordinatore provinciale, lo precisa lo stesso nel documento, è una precisa risposta sia a Cattaneo ma anche «a tutte le forze di maggioranza del Centro Destra».

Da sinistra: Marzia Segù, vice sindaco del Comune di Vigevano; Paola Fantoni, assessore del Comune di Vigevano; Alessandro Rubino, capogruppo consiliare; Omar Soresina, consigliere comunale

Si continua poi con Cattaneo, da sempre difensore dello storico gruppo consiliare e da tempo in rotta di collisione con i nuovi vertici del partito. «Abbiamo letto con un po’ di stupore le dichiarazioni dell’onorevole Alessandro Cattaneo rilasciate a L’Informatore appena prima di Natale. Stupore in quanto, crediamo, sia importante per chiunque e in particolare per chi ha cariche politiche rilevanti, come l’On. Cattaneo a Roma, mantenere criteri di equità e di coerenza costanti nel tempo».

L'onorevole pavese Alessandro Cattaneo, ex coordinatore provinciale di Forza Italia

«Cattaneo - prosegue - conosce perfettamente le dinamiche che sono proprie dei partiti al loro interno: lui stesso è stato capogruppo alla Camera e Commissario Provinciale di Pavia, e oggi non ricopre alcuno di questi incarichi per scelte del Partito. Cattaneo sa perfettamente chi rappresenta il Partito Forza Italia in provincia di Pavia come sa perfettamente che nel momento in cui un gruppo di eletti (o nominati) iscritti a Forza Italia decide, sua sponte e nonostante i ripetuti inviti al dialogo, di non seguire le linee del Partito, non rappresenta più Forza Italia. Ricordiamo che due anni fa il Coordinamento Provinciale di Pavia di cui Cattaneo era la figura apicale in quanto Commissario, predispose una lettera indirizzata ad alcuni eletti iscritti a Forza Italia, uno dei quali Consigliere Provinciale, dichiarando che questi non rappresentavano più il Partito e quindi non potevano parlare in nome e per conto di Forza Italia, sebbene nessuno di loro fosse stato espulso. Infatti un conto è essere iscritti e un conto è rappresentare un partito, avere cariche direttive all’interno dello stesso, essere facenti parte del gruppo consiliare riconosciuto dal Partito o non esserlo».

Stoccata finale di Bobbio. «Il fatto che Cattaneo non si ricordi dell’avvocato Demarziani che, tra le altre cose, è stato candidato nelle liste di Forza Italia nel 2015, è probabilmente legato al fatto che Cattaneo, non essendo più Commissario provinciale non è una figura apicale all’interno del partito e quindi forse non ha ben presente l’organico stesso del partito».

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