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VIGEVANO

Forza Italia, il caos: «in questo partito non si caccia nessuno. I comunicati di Bobbio Pallavicini? Carta straccia...»

La replica del gruppo vigevanese, con in appoggio l'onorevole Cattaneo, dopo l'annuncio del provinciale che ha messo alla porta due assessori e altrettanti consiglieri. «Stanno amministrando come il Partito comunista in Russia»

Mario Pacali

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mario.pacali@ievve.com

12 Gennaio 2024 - 15:27

Forza Italia, il caos: «in questo partito non si caccia nessuno. I comunicati di Bobbio Pallavicini? Carta straccia...»

«Da questo partito non si caccia nessuno. E non escludiamo, dopo il Congresso del 28 gennaio, di andare noi dai Probiviri. Abbiamo tante cose da dire...». Uno contro l'altro, praticamente nemici. E non si tratta del titolo di un film, bensì della saga di Forza Italia di Vigevano. Dopo la decisione del commissario provinciale degli azzurri, Antonio Bobbio Pallavicini, di mettere alla porta gli assessori (il vice sindaco Marzia Segù e l'assessore Paola Fantoni) ed i consiglieri Alessandro Rubino ed Omar Soresina non in linea con il nuovo corso degli azzurri e che non ha accolto all'interno del gruppo consiliare uscito dalle elezioni del settembre 2020 gli acquisti del settembre scorso del nuovo corso politico (gli ex leghisti Giulio Onori e Rima Garifullina e l'ex candidato sindaco di una civica sostenuta da Italia Viva ed Azione, Giuseppe Squillaci), i quattro in odore di cartellino rosso hanno convocato una conferenza stampa nella giornata odierna. Incontro al quale ha partecipato anche l'onorevole Alessandro Cattaneo, ex commissario provinciale di Forza Italia silurato proprio dal coordinamento regionale in mano all'onorevole Alessandro Sorte ed all'ex vice sindaco di Vigevano Antonello Galiani.

Alessandro Rubino, capogruppo consiliare di Forza Italia

«Come abitudine del nuovo corso – ha detto Rubino – non abbiamo alcun documento scritto, nessun documento ufficiale. Come metodo di governo si utilizzano solo i comunicati stampa inviati ai media locali. Del resto sto ancora aspettando, dal giugno scorso, il documento con il quale vengo destituito dal ruolo di commissario cittadino del partito... Il nostro gruppo – prosegue – è unito, continueremo a lavorare per il bene della città. Altri gruppi non ci sembrano invece così uniti, forse perché hanno obiettivi politici diversi dai nostri».

I COMUNICATI DI BOBBIO? CARTA STRACCIA...

«Mi è sembrato giusto essere qui oggi e metterci la faccia», ha esordito Cattaneo. Che è poi entrato nel documento firmato da Bobbio Pallavicini. «Argomentazioni maldestre che fanno male a Forza Italia ed a Vigevano. In trent'anni di militanza in questo partito non ho mai visto cose del genere. Nessuno è mai stato cacciato da Forza Italia. E queste sono “purghe” che fanno ridere. Soprattutto assumono qualcosa di sgradevole alla vigilia del Congresso. La nostra è la storia di persone perbene che lavorano e che auspicano l'unità. Certo, dopo questo comunicato è davvero difficile. Se al Congresso dovessimo vincere noi, cosa facciamo? Cacciamo gli altri? Qui siamo agli antipodi della politica liberale e democratica di Berlusconi. E poi, chi ha preso la decisione di cacciarli? Ci sono degli organismi preposti di confronto. I comunicati di Bobbio, per quanto mi riguarda, sono carta straccia».

Alla conferenza stampa odierna di Forza Italia a Vigevano ha partecipato anche l'onorevole Alessandro Cattaneo

Poi la questione dei tre nuovi acquisti. «Vogliono entrare in maggioranza, ed è singolare: da una parte c'è il gruppo uscito dalle elezioni che lavora al fianco dell'amministrazione, dall'altra consiglieri che invece mantengono in piedi il ricorso al Tar per mandare a casa sindaco e giunta. Non è forse bizzarro – continua il parlamentare azzurro – che sono Forza Italia tre persone che non sono state elette con Forza Italia e quelle che invece sono state elette nel nostro partito debbano essere cacciate? Personalmente sono interessato a capire come due consiglieri (il riferimento è per Onori e Garifullina n.d.r.) dopo aver lasciato la Lega, espulsi da questo partito, sono entrati a far parte di Italiexit e dopo poche settimane si collocano nel partito più europeista».

IL CONGRESSO, I VELENI

«Prendiamo atto che a Pavia abbiamo un numero fuori scala di tesserati: poco più di tremila quando a Milano sono esattamente la metà. Vogliamo cercare di evitare meccanismi impropri che possono drogare la competizione». Quella del 28 gennaio non sarà certo un'assise all'insegna dell'unità, anzi... «Il nostro obiettivo è l'unità, ma la vedo molto difficile. Chi riveste ruoli apicali in sendo ad un partito deve avere il senso di responsabilità. E se ci sono divisioni, la responsabilità è solo di chi riveste ruoli apicali. Prima di spiegare a Vigevano come deve fare politica, forse è meglio per Bobbio occuparsi di più delle problematiche di Pavia. Presenteremo una nostra lista e una nostra mozione congressuale. Risulta difficile firmare una mozione dove si vuole cacciare delle persone perbene che hanno sempre lavorato e stanno lavorando nell'interesse del partito e della comunità».

VIGEVANO, GOVERNO A RISCHIO?

Ma in caso di vittoria della linea del provinciale (Bobbio) potrebbe scatenarsi anche un'autentica tempesta sull'amministrazione di Vigevano. Con due assessori che “non rappresentano più il partito”, come annunciato dal commissario provinciale, potrebbe scattare la richiesta di sostituzione da parte dei vertici provinciali e regionali di Forza Italia. Una mossa che potrebbe provocare non pochi problemi alla tenuta dell'attuale maggioranza. «Dicano apertamente che vogliono far cadere il governo di Vigevano», tuona Cattaneo. «Questo timore – interviene Rubino – l'abbiamo sempre espresso. Nel momento in cui i tre consiglieri che si dichiarano maggioranza hanno ancora in piedi il ricorso al Tar, è ovvio che l'obiettivo è quello di mettere in difficoltà l'amministrazione. Se questo è l'obiettivo, se ne discuta all'interno del direttivo provinciale. Qui si sta amministrando Forza Italia come il partito comunista russo, lontano anni luce rispetto alle idee liberali e democratiche di Berlsuconi».

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