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Vigevano-Malpensa: Città Metropolitana cerca... di tagliarci la strada

Lettera al Ministero: "Contraddizioni nel progetto, rigettare la richiesta di approvazione prospettata dal Commissario straordinario”

Mario Pacali

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mario.pacali@ievve.com

01 Aprile 2024 - 18:27

Vigevano-Malpensa: Città Metropolitana cerca... di tagliarci la strada

Ci risiamo. Città Metropolitana cerca di “tagliare la strada” che dovrebbe portare alla cantierizzazione della Vigevano-Malpensa. Poco prima di Pasqua, il vice sindaco dell’ente, Francesco Vassallo (primo cittadino di Bollate) insieme al presidente del Parco Agricolo Sud di Milano Daniele Del Ben e della consigliera delegata alle infrastrutture stradali, Daniela Caputo, ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture nella quale si segnalano “le palesi contraddizioni presenti nel progetto esecutivo” dell’arteria “chiedendo di rigettare la richiesta di approvazione prospettata dal Commissario Straordinario”.

“La Città metropolitana di Milano - afferma il comunicato diramato da Città Metropolitana e pubblicato sul sito istituzionale - ha potuto appurare, carte alla mano, che Anas, lo scorso dicembre, ha bandito una gara di appalto mettendo alla base della procedura di selezione del contraente un progetto esecutivo contenente evidenti e macroscopiche modificazioni rispetto al progetto definitivo approvato l’anno scorso dal Commissario Straordinario. Quest’ultimo, che avrebbe in mano tutte le autorizzazioni per procedere, ha quindi chiesto ai Ministeri competenti un “placet” alle modifiche proposte. Il perché è chiaro: non si tratta di semplici dettagli, ma di cambiamenti di dimensioni ciclopiche, materiali ed essenziali, in ambiti tutelati sia paesaggisticamente (Parco Agricolo Sud Milano e Parco Lombardo del Ticino) sia dal punto di vista monumentale (Naviglio grande). Cambiamenti di portata tale da non poter essere approvati dal Commissario Straordinario, malgrado gli enormi poteri che gli sono stati assegnati: egli li può sanare solamente con l’assenso dei Ministeri preposti alla tutela del Paesaggio e dell’Ambiente. Ad esempio con il progetto definitivo Anas prevedeva di scavalcare il Naviglio Grande e la ferrovia per Mortara con un grande viadotto in acciaio e calcestruzzo, lungo 600 metri, con piloni distanti 60 metri l’uno dall’altro”.

Francesco Vassallo, sindaco di Bollate e vice presidente di Città Metropolitana

“Il progetto esecutivo però è completamente diverso: si rinuncia al viadotto e si propone la realizzazione di tre edifici in calcestruzzo armato, denominati “gallerie artificiali” anche se non si tratta di edifici sotterranei, ma di strutture alte 13 metri sopra la campagna e lunghe diverse decine di metri, con un impatto sul paesaggio devastante. Dopo 20 anni di discussioni e polemiche attorno a un progetto nato male e persino peggiorato nelle varie fasi progettuali, occorre prendere atto che non c’è sanatoria possibile, si tratta di un progetto da accantonare una volta per tutte, e non solo perché aggressivo verso l’ambiente, ma anche per manifesta inutilità”.

“Questa richiesta - conclude il documento di Città Metropolitana e Parco Agricolo Sud di Milano -  non va contro le esigenze di una migliore mobilità del territorio, anzi la Città metropolitana di Milano ribadisce la propria disponibilità, come in passato, ad esaminare ogni soluzione alternativa finalizzata a migliorare la viabilità dell’area, dal potenziamento del trasporto ferroviario, alla riqualificazione della viabilità dell’area, dal potenziamento del trasporto ferroviario, alla riqualificazione della viabilità esistente nel rispetto e nella tutela del tessuto agricolo e degli elementi naturali e del paesaggio”.

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