Cerca

VIGEVANO

No al trasferimento delle suore. E arriva una proposta alla Congregazione Generale

Casa famiglia nelle stanze vuote e assistenza sanitaria per le reverende madri, idea firmata da una società del territorio che si occupa di analoghe strutture. Intanto in centinaia stanno firmando la petizione (domenica un banchetto in piazza Ducale). Il sostegno dell'europarlamentare Ciocca. Si mobilitano anche le ex convittrici

Mario Pacali

Email:

mario.pacali@ievve.com

11 Aprile 2024 - 12:08

No al trasferimento delle suore. E arriva una proposta alla Congregazione Generale

Un’idea, una proposta messa nero su bianco che potrebbe davvero rappresentare un punto di svolta importante nel “caso” delle suore Maddalene. La missiva è arrivata poche ore fa sul tavolo della Madre Superiora della Congregazione delle “Figlie di Gesù Buon Pastore” di Piacenza, la casamadre delle Maddalene. Ed è stata firmata da una società che già gestisce sul territorio una Casa famiglia. L’idea è proprio questa: realizzare una struttura analoga anche all’interno dell’istituto di corso Genova.

Il complesso, nell’ala riservata alle suore, dispone infatti di parecchie stanze libere. Almeno una dozzina. Queste, in base alla proposta avanzata, potrebbero essere adibite a stanza della Casa famiglia per anziani. Le stesse suore, quindi, non sarebbero messe in condizione di modificare le loro abitudini e il loro ritmo di vita. Non solo. Se, come riferito nelle scorse settimane dalla Madre Superiora di Piacenza anche ai microfoni della Rai, il problema è offrire assistenza alle reverende che sono avanti con gli anni - alcune sono qui a Vigevano da oltre sessant’anni o forse più - con la realizzazione del progetto, verrà messo a disposizione non solo degli ospiti della Casa famiglia, ma anche delle suore stesse, un servizio di assistenza 24 ore su 24 con la presenza di un medico e di personale sanitario adeguato.

Alla Congregazione Generale di Piacenza, la casamadre delle Maddalene di Vigevano, è arrivata una proposta che potrebbe stoppare il trasferimento delle suore da Vigevano

Dal punto di vista economico, le suore anziane verrebbero ospitate con vitto e alloggio, mentre si concorderà l’affitto da corrispondere per gli spazi che verranno occupati dalla struttura di accoglienza. Il complesso di corso Genova verrà inoltre dotato di un servizio di guardiania ed il personale oggi presente all’interno dell’istituto delle Maddalene (in totale tre persone) non andrebbero a perdere il lavoro ma verrebbero assorbite dalla società che gestirà la Casa famiglia.

Insomma, il dado è stato lanciato e la proposta è estremamente seria e concreta. Un preciso segnale, l’ennesimo se vogliamo che arriva dal territorio all’indirizzo della “casamadre” di Piacenza, per far sì che davvero le Maddalene restino nella loro città. E soprattutto nella loro casa.

LA PETIZIONE, DOVE FIRMARE

In centinaia, ad oggi, sono andati a firmare la petizione per dire no al trasferimento delle suore. Domenica, in piazza Ducale (davanti alla banca) verrà allestito un banchetto per raccogliere altre adesioni. Si potrà firmare dalle 9 alle 12.

Domenica prossima, 14 aprile, si potrà firmare la petizione in piazza Ducale, dalle 9 alle 12

Si potrà firmare dalle 9 alle 12. Un altro punto di raccolta è rappresentato dalla Chiesa del Gesù Divin Lavoratore (Battù), ogni giorno dalle 18 durante le funzioni. Poi il Bar San Bernardo di corso Cavour e l’Agenzia Immobiliare di corso Genova 13.

IL SOSTEGNO DELL’EUROPARLAMENTARE

«Ho firmato anch’io la petizione per dire no al trasferimento delle suore Maddalene». L’europarlamentare Angelo Ciocca è ieri sera in visita all’istituto di corso Genova a Vigevano, ed ha portato la sua solidarietà ed il suo sostegno alla Madre Superiore, suor Rosalba. «Qui c’è un’intera città ed un territorio che si sta ribellando ad una scelta, come è scritto nella petizione che in tanti hanno già firmato e tantissimi altri firmeranno nei prossimi giorni, che rischia di cancellare una storia lunga 145 anni. E tutti noi non possiamo permettere che un’istituzione come quella delle suore Maddalene di Vigevano, venga cancellata in nome di un atto burocratico immotivato ed assurdo».

L'europarlamentare Angelo Ciocca ieri sera ha firmato la petizione contro il trasferimento delle suore Maddalene da Vigevano

«Vigevano ama le reverende madri, loro amano questa città dove alcune svolgono il proprio ministero da oltre sessant’anni. Hanno dato tanto alla città - dice sempre Ciocca - e la città ha dato a loro, con lasciti e donazioni, ma soprattutto con l’amore e la vicinanza. Le suore sono da sempre un punto di riferimento per i bisognosi. Ancora oggi chi bussa alla loro porta trova una parola di conforto e un pasto caldo, oltre a del vestiario. All’interno dell’istituto ci sono servizi fondamentali, come una casa di accoglienza per minori in difficoltà ed altri servizi della Caritas».

«Sarò a disposizione per ogni iniziativa mirata a bloccare il trasferimento e la chiusura dell’istituto. La Maddalene devono rimanere a Vigevano, una presenza evangelica che, indipendentemente dalle sensibilità religiose dei singoli, nulla e nessuno potrà mai rimpiazzare», ha concluso l’europarlamentare.

SCENDONO IN CAMPO ANCHE LE EX CONVITTRICI

«Le suore Maddalene devono restare a Vigevano». In campo scendono anche le ex convittrici, persone che negli anni passati erano state ospiti del pensionato di corso Genova. Oggi, sparse per l’italico stivale, sono pronte a schierarsi al fianco di quelle preziose reverende che sono state per loro una seconda famiglia. Portavoce delle ex convittrici è Lucia Tozzi, dipendente del Tribunale di Milano. «Arrivavo da Poggio Imperiale, nel foggiano. Ottenni nel 2013 il trasferimento al nord, con effetto immediato. Tramite don Cesare Silva (attuale parroco del duomo di Vigevano n.d.r.), mi sono messa in contatto con le suore ed ho trovato sistemazione nel loro pensionato».

Non era la sola, Lucia Tozzi. «Con me alloggiavano anche altre ragazze che arrivavano dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Campania, dal Lazio. Sono stata accolta benissimo. Lì ho trovato letteralmente casa, il calore di una seconda famiglia, l’affetto. Tutte le suore, a partire dalla Madre Superiora, suor Rosalba, avevano per noi un sorriso, una parola di conforto, una parola buona. Per tutte noi era un porto sicuro».

Lucia Tozzi, ex convittrice del pensionato delle suore Maddalene, con Suor Rosalba, madre superiora

Quando la notizia del trasferimento delle Maddalene è uscita sui media, Lucia Tozzi ha contattato le ex convittrici dell’epoca. «Siamo rimaste in contatto. Io ho celebrato il matrimonio di due di loro. Siamo tutte sconvolte, amareggiate. Non è possibile trasferire le Maddalene da Vigevano. Siamo pronte anche noi alla mobilitazione, a firmare la petizione, a farla girare tra amici e conoscenti. Pensate - conclude la donna - che quando ho lasciato il pensionato delle Maddalene mi sono trasferita, insieme ad una ex convittrice, in un appartamento di via Catalani le cui finestre davano sul cortile interno dell’istituto di corso Genova».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400