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VIGEVANO
04 Giugno 2024 - 16:38
Porte chiuse al canile di Vigevano. E accesso consentito solo agli addetti dell’impresa di pulizia e somministrazione pasti incaricata dall’Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Vigevano, ed al medico veterinario responsabile della struttura, la dottoressa Elena Bellamio. Il provvedimento è stato assunto dall’Asmv su disposizione dell’Ats di Pavia dopo la morte, avvenuta nei giorni scorsi, di tre cuccioli per parvovirus.
Il canile municipale di Vigevano, dedicato alla memoria di Mariuccia Bono, è gestito dall'Adai. Oggi ospita 111 esemplari. Da sabato è stato chiuso dall'Asmv su disposizione dell'Ats Pavia
«Siamo davanti ad un problema di bio-sicurezza e occorre adottare le prescrizioni previste dalla struttura sanitaria territoriale», afferma il direttore generale dell’Asmv, il dottor Andrea Deplano. «Per questo motivo, così come impone Ats, occorre fare una breve quarantena, impedendo l’accesso alla struttura dei visitatori e dei volontari, al fine di escludere che vi siano altri esemplari contagiati dal parvovirus. Purtroppo questa infezione è letale per i cuccioli e occorre tutelare anche gli altri animali presenti all’interno del Canile municipale».
Tre cuccioli della struttura di via Fogliano sono morti nei giorni scorsi per parvovirosi. Disposta una quarantena per verificare se vi siano altri cani contagiati
La struttura di via Fogliano resterà chiusa sino a nuove disposizioni ed a seguito del superamento dell’attuale situazione. «Occorre, visto che siamo una struttura municipale, seguire pedissequamente le prescrizioni di Ats, fare come si suol dire il punto zero. Inoltre - conclude Deplano - verranno effettuati anche dei test contro la giardia», un’infezione che colpisce il tratto gastrointestinale dell’animale.
Preoccupazione per la situazione, ma anche per la gestione della struttura di via Fogliano, viene espressa da Mirko Chiera, delegato di Forza Italia al benessere animale per Vigevano e la Lomellina. «È noto da tempo che il canile di Vigevano versa in una situazione di totale emergenza - afferma l'esponente degli azzurri in una nota - io stesso durante una donazione ho visto con i miei occhi una "buona" quantità di topi, pochi box a fronte di molti cani, volontari che non sanno più che fare in questa situazione disastrosa. La mia sensazione è che la struttura del canile sia stata presa con superficialità e tutto questo poteva essere probabilmente evitato. Mi è noto che i cuccioli erano anche vaccinati e che mostravano dissenteria da circa un mese e mezzo, dunque cosa è stato fatto a questi cuccioli in tutto questo tempo? In questo momento è stato sanificato il canile? Come faranno quelle poche persone a gestire tutto un intero canile? Verrà fatta rientrare l'associazione che se ne occupa da molto tempo oppure sarà fatto un nuovo bando che non si effettua dal 2019? Spero che la situazione possa essere presto chiarita, perché a pagare sono quei poveri cani già sfortunati e che non devono subire una seconda sventura».
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