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VIGEVANO

Il tumore del colon-retto, problematica da non sottovalutare

Ne parliamo con il dottor Luca Del Re, direttore Unità Operativa complessa di chirurgia generale dell'ospedale di Vigevano

Simona Ravasi

Email:

simona.ravasi@ievve.com

10 Giugno 2024 - 10:38

Il tumore al colon retto è una malattia neoplastica che purtroppo colpisce una grande fetta della popolazione. Si può immaginare che nella popolazione della medicina generale un medico curante su 1500 suoi pazienti avrà almeno un paziente affetto dalla malattia in fase conclamata e almeno 15-30 pazienti che hanno sintomi riferibili a tale malattia. I sintomi di questa malattia possono essere subdoli, molti simili ad alti disturbi del tubo digerente e quindi aspecifici, si manifestano con dei semplici dolori addominali, irregolarità nella funzione intestinale, anemia, perdita di sangue nelle feci, a volte non percepita dal paziente. Prima di arrivare a sintomi eclatanti, spesso il paziente si trascura, lasciando passare anni prima di rivolgersi al medico curante, che è la prima figura da interpellare. Il medico curante rappresenta un importante passaggio, è il primo attore di una scena che vede al centro il paziente e una sequenza di atteggiamenti scientificamente documentati.


La ricerca da parte del medico curante della storia familiare di questo paziente per vedere se ci sono precedenti di malattia oncologica, di farmaci che il paziente assume, di vita del paziente, della sua età, e a quel punto dopo aver raccolto l'anamnesi accurata, farà un esame clinico, valuterà la prescrizione degli esami del sangue, la ricerca del sangue occulto nelle feci, eseguirà poi o l'esame colonscopico, o l'invio presso specialisti di riferimento che possono essere il gastroenterologo o il chirurgo colon rettale.
(Sentiamo le parole del dottor Luca Del Re, direttore Unità Operativa complessa di chirurgia generale dell'ospedale di Vigevano).

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