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VIGEVANO

L'istituto non deve chiudere, abbiamo le suore necessarie. Non capisco questa scelta

Parla monsignor Menghesteab Tesfamariam, arcivescovo cattolico nonché membro della Congregazione delle chiese orientali, a capo della Chiesa cattolica eritrea.

Mario Pacali

Email:

mario.pacali@ievve.com

25 Settembre 2024 - 14:56

L'istituto non deve chiudere, abbiamo le suore necessarie. Non capisco questa scelta

«Mi risulta davvero difficile capire il motivo di questa scelta. Contatterò la Madre Generale della Congregazione, suor Franca, per capirne le ragioni, per sapere cosa c’è dietro a questa decisione». Menghesteab Tesfamariam, arcivescovo cattolico nonché membro della Congregazione delle chiese orientali, è a capo della Chiesa cattolica eritrea, il Paese da dove provengono molte suore che in Italia fanno parte della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore. Le Maddalene, tanto per intenderci. Siamo riusciti a contattarlo telefonicamente nella mattinata di martedì. In questi giorni il capo della Chiesa cattolica dell’Eritrea si trova a Roma.

L'arcivescovo Menghesteab Tesfamariam, a capo della chiesa cattolica dell'Eritrea

«Conosco molto bene l’istituzione della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore - prosegue - in trentasei anni, dall’Eritrea, sono arrivate in Italia 63 suore. Nel nostro Paese abbiamo sette Congregazioni. E ci sono tante nuove suore che, come vuole la norma in vigore in Eritrea, superati i 40 anni di età possono venire in Italia a dare una mano dove esiste la necessità». Come a Vigevano, dove oggi ci sono due sorelle provenienti dall’Africa orientale (fino a pochi mesi fa erano tre, ma una è già stata trasferita). «Conosco molto bene le suore di Vigevano, suor Lula e suor Abeba. Le ho sentite in questi giorni e si sono lamentate evidenziandomi la situazione che si sta creando, perché si vuole chiudere l’istituto di Vigevano quando invece noi possiamo dare una mano. Sono le prime, loro, a tenerci alla vostra Congregazione, vogliono che resti aperta».

Le suore Maddalene di Vigevano: la Congregazione Generale vuole chiudere la casa di Vigevano, trasferendole a Piacenza

E lei, Eccellenza? «Da noi ci sono tante vocazioni. I numeri ci sono per tenere aperti tutti gli istituti della Congregazione qui in Italia, compreso Vigevano. Sono suore giovani, molto brave e possono fare lavori e anche pastorale. Non so perché la Madre Generale voglia chiudere la casa di Vigevano. Non capisco il vero motivo e soprattutto non sono stato informato di questa decisione, nessuno mi ha consultato. Personalmente ci tengo affinché la casa di Vigevano prosegua nella sua opera, ci sono le condizioni per farlo. Ripeto - conclude - non conosco e non capisco il motivo. Non può essere la mancanza di vocazioni, perché queste ci sono. Noi non abbiamo la forza finanziaria, ma quella numerica sì. Per queste ragioni non comprendo il motivo, cosa ci sia dietro a questa scelta».

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