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Vigevano
05 Ottobre 2024 - 16:00
Si chiama “Fili di comunione”, perché è attraverso questa sartoria solidale che si dà una possibilità a donne in stato di indigenza. Esiste da un anno circa ma l’inaugurazione ufficiale si è tenuta domenica presso gli spazi della Società di San Vincenzo de Paoli, in vicolo Deomini a Vigevano.
«Il progetto – spiega Elisabetta Borghi, la presidente – nasce dall’idea di aiutare in modo concreto queste donne, soprattutto madri, in serie difficoltà. Coniuga il bisogno di non essere sole e di imparare un mestiere che si potrà poi praticare in casa. Il ricavato, costituito esclusivamente da donazioni, serve poi all’acquisto di medicine». Il vestiario prende vita utilizzando materiale di recupero: si tratta della prima sartoria a Vigevano e dintorni che utilizza la tecnica dell’“upcycling”. Si occupa del processo di rimodulazione del vestiario che diventa di fatto un manufatto artigianale, artistico e unico nel rispetto del pianeta grazie al riciclo e al riuso.
Il taglio del nastro
«L’ambizione – continua la presidente – è permettere alle donne di autogestirsi, aiutate dalle volontarie stesse, dieci. In collaborazione con il Servizio inserimento lavorativo di Vigevano operano tre borse lavoro. Con la partnership di Caritas Diocesana lavora al progetto una sarta maestra d’opera e grazie al progetto con la Fondazione Piacenza e Vigevano (presente all'inaugurazione col consigliere Rossella Buratti) abbiamo implementato le macchine da cucire sartoriali professionali. Vorremmo creare un ambiente che accolga e aiuti tutte coloro che se la sentono di intraprendere questo mestiere. Cercheremo di sviluppare anche un corso professionale».
Chiunque può visitare la sartoria in vicolo Deomini da lunedì a venerdì dalle 9,30 alle 12,30.
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