Resta aggiornato
Cerca
VIGEVANO
16 Ottobre 2024 - 11:19
Un fiume in piena. Carico come una molla contro i manifestanti che sabato scorso hanno sfilato, in corteo, da Albairate ad Abbiategrasso contro la strada Vigevano-Malpensa. Rinforzati anche dai sindaci di Binasco e Noviglio, i Comuni dove in località Santa Corinna, sta sorgendo il Data Center più grande d’Italia, un insediamento che occupa qualcosa come 230mila metri quadri di terreni, una volta agricoli prima dell’intervento delle ruspe. «Potrei dire di peggio, ma mi limito ad affermare che hanno la faccia di tolla», sbotta il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa.
Il corteo dei manifestanti partito sabato scorso da Albairate (foto pagina Fb Partito Democratico-Circolo di Rosate e Gudo Visconti)
«Non è la prima volta che questi signori, ai quali aggiungiamo anche Albairate che non ha pensato un secondo a creare un mega parcheggio alla stazione, ci fanno la morale sulla cementificazione e poi quando serve a loro non si fanno il minimo problema».
«Siamo davanti a piccole realtà, Noviglio e Binasco non li cito perché nulla hanno a che vedere con la Vigevano-Malpensa e in tema di insediamenti e cemento sono dei maestri, che si arrogano il diritto di bloccare un piano di sviluppo di un’ampia fetta di territorio che dalla Lomellina arriva al magentino». Persone, aggiunge sempre il primo cittadino sempre più infuriato, «che si nascondono dietro a bandiere di pseudo ambientalismo da strapazzo perché temono che questo territorio, il nostro territorio, torni a svilupparsi come in passato e tolga loro uno spazio strategico che si sono conquistati solo perché hanno, da vent’anni a questa parte, messo il bastone tra le ruote ad un’opera strategica per il rilancio e la sopravvivenza delle nostre aree e delle nostre comunità».
I sindaci presenti sabato scorso al corteo organizzato dai No Tang (foto pagina Fb Partito Democratico-Circolo di Rosate e Gudo Visconti)
Perché, secondo Ceffa, dietro a questa battaglia condotta negli anni contro la strada, «c’è solo ed unicamente un interesse economico. Per questo il nostro territorio, unitamente a quelle comunità che da sempre chiedono la realizzazione della Vigevano-Malpensa, si è rotto le palle di essere penalizzato da persone che pensano solo al proprio orticello, che si fanno gli affari propri infischiandosene della cementificazione di casa loro e mirano solo a stoppare lo sviluppo di altre realtà vicine».
Nel corso degli interventi in piazza Marconi ad Abbiategrasso, tappa finale del corteo a piedi, si è parlato per l’ennesima volta del progetto alternativo al tracciato di Anas. «Se quell’ipotesi fosse stata realizzabile, state tranquilli che i loro amichetti di Città Metropolitana l’avrebbero attuata con risorse proprie. Ma non era fattibile. Ma grazie a loro abbiamo perso vent’anni. Venti anni dove abbiamo subìto una crisi pesantissima dalla quale potevamo scampare se avessimo avuto quell’arteria di collegamento che loro hanno impedito». Poi la stoccata. «Spiace che non abbiano ascoltato il mio invito, che rinnovo: andate a protestare, con un corteo come quello di sabato, dal lunedì al venerdì sulla statale 494 negli orari di punta, e vedete quanti calci sedere vi portate a casa. Così capite come funziona il mondo reale. Questa è gente che non lavora, che non ha nulla da fare, che difende interessi economici, non l’ambiente».
L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)
Tel. 0381.69711 - informatore@ievve.com
Copyright(©) 2012-2024 Ievve S.r.l.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. NESSUNA RIPRODUZIONE PERMESSA SENZA AUTORIZZAZIONE
Powered by Miles 33