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Vigevano, incertezza sul futuro del carcere: l'interrogazione dei deputati Pd

Si ipotizza la chiusura della sezione femminile sostituita da una di detenuti al 41-bis

Umberto Zanichelli

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umberto.zanichelli@ievve.com

13 Giugno 2025 - 19:04

Vigevano, incertezza sul futuro del carcere: l'interrogazione dei deputati Pd

La casa di reclusione di Vigevano

Un futuro tutto da capire. E’ quello della casa di reclusione di Vigevano, struttura che oggi ospita 360 detenuti contro i 226 posti disponibili a fronte di 200 agenti della polizia penitenziaria in servizio rispetto ai 315 previsti dalla pianta organica. Da qualche tempo si rincorrono voci circa la possibile chiusura della sezione femminile che sarebbe sostituita da una con detenuti al regime del 41-b, vale a dire  il regime di detenzione che prevede l’isolamento dei detenuti in celle singole e controllate 24 ore su 24.

Una preoccupazione che ha spinto Silvia Roggia, deputato del Partito Democratico e segretaria regionale lombarda del Pd lombardo a presentare una interrogazione firmata anche dai deputati Cuperlo, Forattini, Girelli, Guerini, Quartapelle e Peluffo con la quale si evidenza la situazione. «Secondo fonti qualificate – si legge nel documento  – si apprende che sarebbe imminente il trasferimento delle detenute del carcere di Vigevano in altri istituti di massima sicurezza. La conseguenza sarebbe la creazione di una sezione destinata ai detenuti sottoposti al regime previsto dal 41-bis. La scelta avrebbe come riflesso una drastica riorganizzazione del personale della polizia penitenziaria che correrebbe il rischio di esuberi e trasferimenti non volontari, oltre a rilevanti impatti sul tessuto sociale e lavorativo del territorio. Parliamo di famiglie – si legge ancora – che a Vigevano hanno costruito il proprio progetto di vita sulla base della stabilità occupazionale fornita dalla struttura e che invece dovranno subire una decisione calata dall’alto, senza alcuna comunicazione formale e che nei fatti sarebbe inaccettabile. E non meno grave è il fatto che i 12 milioni e mezzo di euro, a suo tempo stanziati per la realizzazione del nuovo padiglione, al momento risultino sospesi senza alcuna spiegazione». 

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